Di nuovo qui.
Di nuovo a scartavetrarci le palle con questo rap filo-americano a 2 stelle, triste emulo del solito rap fracassone americano stanco e ormai bollito di un genere per molti considerato “morto”, in mano alle major e a quattro guitti da avanspettacolo che lo fanno tenere in vita come meglio possono.
Ecco dunque questo “Nient’altro che la verità” allegato con “soli” 5€ scarsi al giornale giovanegiovane XL di Repubblica, piccola anticipazione dell’album "Bugiardo" in uscita il 9 novembre.
Che dire. Ormai non si capisce più se il giovane rapper milanese cavalca l’onda e ci marcia alla grandissima sul suo personaggio o se è davvero spinto da nobili sentimenti di riscatto, come un novello Don Chisciotte venuto a dirci “come si sta in Italia” e come gira davvero il mondo (ma daii?! Facciamo tutti silenzio e sentiamo cosa dice il nostro nuovo profeta…).
La musica (!!) si è sporcata e incupita, praticamente le basi sono più noise con leggeri accenni melodici appena abbozzati nei ritornelli, ma in sostanza tutta sta grande novità non si percepisce in nessuna delle 5 tracce presenti.
Le "solite invettive” che, rispetto al precedente, sembrano tiepidi esercizi di stile che non aggiungono nulla di nuovo al già detto e urlato col precedente “Tradimento”. Avanti allora: contro l’Hip Hop che “è morto” (ma questo lo sentiamo dire da almeno 10 anni!), contro la bassa-cultura-paparazzi-veline & fru fru dell’Italia (niente di nuovo, lo cantava già Rino Gaetano 25 anni fa), contro tutto e tutti, come nel più prevedibile dei copioni.
Onestamente mi sarei aspettato di più (specie a livello di “contenuti”) e stai a vedere che il “grande” carisma mediatico che lo aveva fatto emergere 2 anni fa (in effetti il personaggio era più che mai azzeccato per il momento storico) sarà LO STESSO che lo farà affossare, se il furbetto rapper milanese non si darà una strigliata e saprà rinnovarsi, diventando più imprevedibile e meno scontato di quello che ci è dato da “assaggiare“ con questi 5 pezzi (uno poi, è un remix di brani vari…).
Nell’intervista allegata a XL il Fibra parla a raffica… di Mastella (?), di Bin Laden (??), del fascino che prova per Fini (!), della simpatia per Lapo (?) e per Laura Chiatti (?!), di Pasolini (“perchè era gay” dice), della sua presunta omosessualità (“anch’io sono ambiguo” dichiara), della sua ammirazione per Scamarcio (!!)… il tutto “buttando lì” il fatto che avrebbe piacere andare a San Remo (“se mi invitano ci vado, che ci sarebbe di strano?” dichiara sempre su XL... eh eh eh, furbeeeetto...). Insomma, la taratura sul personaggio ognuno deve metterla a proprio piacimento… le somme poi si tirano da sole.
A me, sfrondando tutto, soprattutto le chiacchiere, questo strano EP mi sa di poco e mi sembra che sia iniziata il suo inesorabile “picco discendente” visto le rappresentazioni quasi caricaturali di se stesso al limite dell’involuzione (sentire il brano “Questo è il nuovo singolo” fin troppo autocelebrativo… ossia: COSE già dette e ridette!) ma mi riserverò di sentire meglio il CD quando uscirà (ammesso e non concesso che lo comprerò mai a prezzo intero!!) prima di dare un giudizio più obiettivo su questa ennesima fatica (!!) del rapper più cattivo e bugiardo che c’è.
Meeee che paura ‘sto Fibraaaa!!
Tracklist:
1. Hip Hop
2. In Italia
3. Questo è il nuovo singolo
4. A questo show
5. Bugiardo Megamix (contenente estratti da: La Posta di Fibra, Bugiardo, Questa Vita, la Soluzione, Non provo più niente, quest’ultimo brano forse tra i più interessanti)
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