Ci sono cose di Fabri Fibra stupende, altre un pò meno. Ci sono cose che piacciono e cose che no. È Confortante sapere che il rap può vantare di artisti come Fabri, che fanno cose "nuove", almeno in Italia. Ma è anche sconfortante sapere che per questo deve spremere cattiveria a tutti i costi e maschilismo.
Fabri esce dal tipico Gangsta (per fortuna) e s'impelaga nella cattiveria, nel cinismo e nel realismo, come lui sa fare, con un ottima metrica ed una lirica tra le migliori in circolazione. Purtroppo tutta questa negatività non porta a nulla. Apprezzo il fatto che Fibra non si schieri contro la pirateria e che sia fiero della propria incoerenza e del proprio "tradimento". È giusto così: un vero artista non ha bisogno di regole né ruoli che lo rinchiudano a vita, uccidendolo.
Ma nonostante la simpatia per il Mr. e canzoni come "Rap in guerra" ci sono cose di "Tradimento " davvero brutte. La peggiore di queste è l'accanimento contro le donne che ricorda il primo Eminem. Canzoni come "Su le mani", "Ogni donna" e "Coccole" (che sta per Zoccole), diventano fastidiose e alquanto patetiche. Sembrano gli sfoghi di uno sfigato che non scopa.
Pezzi come "ogni donna sogna un pappone" sono orribili. In "Coccole", per esempio, con rime insignificanti e una metrica improvvisamente scadente, Fibra funge da portavoce del maschio in estinzione. Magari fa parte di uno di quei circoli ridicoli "per la preservazione" del maschio. Altre canzoni, come "Applausi per Fibra", "Tutti In Campana", "Rompiti il collo", sembrano canzoni fatte tanto per riempire spazio e far muovere il culo alla massa.
Peccato perché ci sono canzoni che valgono, come "Rap in guerra" dove si ricorre anche ad un minuscolo omaggio al fu Carlo Giuliani e "Sono un soldato", tesa tra la guerra vera e la guerra del rap. Quando sbuca Nesli in "Vaffanculo Scemo" o arrivi a canzoni fantastiche come "Idee stupide" con Diego Mancino è troppo tardi. Perché la banalità del cd, delle basi un pò raggaeton con tutti quegli "oh-oh-oh" virili e latini, l'omofobia e il machismo e troppe idee buttate lì senza cura e per pura legge di mercato, ti hanno ormai annebbiato le orecchie, e non basta l'affetto per il personaggio per salvare questo cd.
Un cd che delude, che lascia senza parole, non per MTV, non per il "tradimento" (che è invece una mossa azzeccatissima), ma per la decadenza, lo squallore, la banalità. Se si è abituati a Turbe Giovanili, anche la "genialità" di Mr. Simpatia sbianca difronte allo scivolono di questo disco, che ai più sembrerà una gran novità e una gran figata, ma che a me, fan del Fibra da tre anni, sembra solo l'ultimo triste vagito di un rapper che non sa più cosa rappare, che si attacca al maschilismo, alle storie del TG e all'autocommiserazione per salvarsi.
Un depresso che cerca come ultima via d'uscita il mercato, la cattiveria gratuita, i ritmi latini e la tattica dello "squarcio sulla tela", oramai abusata e vecchia come il mondo.
Peccato. Davvero un peccato.
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