La musica che unisce, la musica che appassiona per il semplice fatto di essere vera, semplice, diretta e originale...è raramente riscontrabile in un album dove la retorica regna incontrastata... ma se ristrutturiamo il luogo comune e lo serviamo fumante sottoforma di una musica pungente, nervosa e a tratti spaventosamente energica accompagnandolo con un bel contorno di sperimentazione ecco che nasce il secondo lavoro del nostro caro "non è DeAndrè ma è Fabrizio, non è biondo ma è Moro: chi è?......"
Ho sentito dire che il nostro caro ragazzetto che tra l'altro è arrivato al successo a 30 anni suonati è un insulto alla musica e un vile profittatore di gravi piaghe sociali, semplicemente vorrei esprimere il mio pensiero contrario a tali critiche in quanto garantisco da Palermitano DOC che presentare un testo come "Pensa" al pubblico è una forte presa di coscienza se non una coraggiosa impresa... inoltre per coloro che diffamano il "nostro" attribuendogli il titolo di profittatore vorrei ricordare che il video della suddetta canzone è stato girato con la grande Rita Borsellino, sorella dell'eroe magistrato!
Domani è un'album ricco di freschezza e parole...sin dalla prima traccia che da il titolo all'intero lavoro si riscontra la capacità del suono dei vocaboli di rendere magnifica la struttura del brano...sembra quasi che la voce abbia il compito di accompagnare le note.
Fabrizio torna con la protesta pesante e diretta attraverso il suono di chitarre tirato fuori da "Svegliati": "Hanno inventato i privilegi per gli amici parlamentari... hanno inventato che a volte serve la guerra... per aiutare il progresso su questa terra... Svegliati".
La ballata d'amore frena i ritmi per ammorbidire gli animi con "Eppure mi hai cambiato la vita" esageratamente Sanremese e palesemente costruita ad-hoc per una giuria di deficienti, ma il successo ha delle regole ed è giusto rispettarle ogni tanto.
Torna il rock duro e selvaggio in "Libero" pezzo liberatorio appunto e semplice "Mi domando perché non sono nato nel '50?...avrei saputo cosa fare io negli anni '70!" e soprattutto in "Gastrite" pezzo tra i migliori dell'intero lavoro sia musicalmente che testualmente...chiara la protesta al precariato e simpatica la proposta per risolverlo: "Vorrei essere invisibile per tutto il tempo che mi pare...io mi potrei organizzare...sarei una spia del viminale" e ancora "io amo tutto quello che è Italiano...paese finto democristiano che tira il sasso e nasconde la mano... e stimo Giorgio Napolitano... non il politico l'essere umano!" e ancora in "Devi salvarti" dal finale davvero esasperato e acido.
La perla per eccellenza rimane "Non importa" rivelazione di una eterna uguaglianza tra popoli culture religioni e stati d'animo... pezzo davvero magnifico!
I toni allegri e dolci sono riservati a quel pubblico che in "Domani" si aspettano brani come: "Sembra impossibile", "E' solo amore", e la fantastica burlona "Un'altra canzone per noi".
Con questo ottimo lavoro Fabrizio Moro guadagna sempre terreno in un mondo in cui la musica ha bisogno di fantasia energia e soprattutto lealtà...complimenti!
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