Sia ben chiaro fin dall'inizio: sto recensendo un pezzo da 90 della "mia storia-cultura" musicale!!!
Secondo album in studio dei Faith no More con Patton alla voce; i 5 di San Francisco giungono qui forti del successo di The Real Thing e del singolo "Epic" vincitore di un Grammy e costantemente in heavy rotation. C'era non poca attesa dunque.

Arriva l'album sugli scaffali e balza all'occhio la cover: un meraviglioso uccello bianco che si contrappone al retro dell'album con carne appesa in un qualsiasi macello. Non c'è nulla di scontato nemmeno nella loro musica, ma questo si sapeva: si inizia con "Land of Sunshine" mix perfetto di funky, prog e crossover ma ...hanno di nuovo cambiato cantante? ...NO è Mike Patton che ha il vizio di cambiare pelle ad ogni pezzo!!!
Caffeine è il secondo brano: il mio preferito dei FNM, un pezzo completo che regge su forti ritmiche thrash, la migliore interpretazione del cantante ed oniriche atmosfere prodotte da Roddy Bottum alle tastiere. Una meraviglia. Altro brano, "Midlife Crisis"... il primo singolo e conseguente successo, e poi via in mezzo ad altre gemme dal genere inclassificabile; "RV" sembra la colonna sonora di Casablanca, "Everything's Ruined" brano rock molto ispirato, il pop prog di "Be Aggressive" con tanto di coretti di bambini ( COPIATA DA Marilyn Manson in mOBSCENE), la sferzate thrash di "Jizzlobber" forte di urla disumane per poi sfumare nel finale con tanto di organo e conseguente pelle d'oca di chi l'ascolta.
Chiude questo capolavoro l'inaspettata cover di "Easy", brano che avrete ascoltato tutti, secondo singolo di succasso del gruppo.

Ottime vendite per un album non certo facile ma completo, dal quale attingeranno a piene mani negli anni a seguire gruppi come Incubus e Limp Bizkit (tanto per citarne alcuni). Purtroppo questo album coincide con rotture interne che segneranno la dipartita del chitarrista Jim Martin ed il gruppo ne risentirà non poco negli anni a seguire non trovando mai un degno sostituto. "I Faith no More dimostrarono che non esistevano solo punk, glam e metal, ma si poteva fare qualcosa di diverso" parole di Jonathan Davis.

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