Cristina canta Falloppio, Falloppio canta Cristina, Flavio canta da solo, Canta Tu.

Ecco l'album dei sogni. Infatti che nessuno si svegli. A partire da Falloppio.

Cristina D'Avena, idolo erotico dell'anima di Falloppio, e di tutti noi, animazione del nostro corpo fino alle cartilagini e pompa di sangue negli arti e in tutte le parti di Falloppio, canta "Duna bianca", "La sciolta", "Subbuteo" e altri successi del Nostro (uo)mo o Nostromo, nel senso del tonno.

E Falloppio, crepuscolo degli idoli, genealogia della morale, nascita delĺa tragedia, umano troppo umano, gaio scienziato, superuomo (sotto e sopra), canta "Siamo fatti così", "Occhi di gatto", "Magica, magica Emi" e altri successi di madonna Cristina.

Ora, poco conta chi canta, cosa canta. Falloppio infila una cassetta nel Canta Tu e canta lui, per tutti. Tutti per uno, uno per tutte; così fan tutte per uno. Due, tre canzoni, quattro e quattr'otto in culo alla balena. Falloppio dà libero sfogo al suo genio della lampada solare e ci illumina di mensole di casa D'Avena; espone vasi di fori, vasi di fiori, vasi sangugni, vasi deferenti, vasi di fuori e di dentro piante grasse appena sbocciate sui balconi di Cristina, terrazze floride, enfie, gonfie, ben piantate, ballatoio dove balla da solo o con lei o lei balla da sola o Falloppio sballa e s'imballa da solo, imbelle come quell'imbecille di "Doraemon" in balia del suo copter di bambù, in barba all'imberbe Nobita, di nome e di [s(tra)]fatto.

Falloppio canta a perdifiato e, ringraziamo la mentina salva alito, perde fiato, ma alla sua capacità di resistenza non resiste Cristina che, sfiatati i termosifoni in ghisa di casa Falloppio e i caloriferi di Strega con il cacciavite di Za, sull'aria di "Fedetz" implora carità. Così Cristina sciorina sulla faccia di Flavio una "Barbadura", che è una piccola perdita per Barbamamma di Barbottina.

Il 'botta e risposta' tra i due funziona, ma ancor più il 'carezza e domanda' di Flavio che si rivolge a se stesso come a Falloppio.

L'album diventa come le scatole cinesi che si aprono su altre scatole in una apoteosi di scatole che finisce per incartare Cristina che viene opportunamente divisa dalle forbici di Falloppio che butta il sasso(fono) e nasconde la mano nel più classico scherzo da villano. Poi Falloppio gioca in maniera imprevista la carta "probabilità" e le canta "Fumo sul water". Cristina, nascosta nella roccia, ringrazia con "Una spada per Lady Oscar" che lascia cantare a Flavio stesso, come come primula e più di primula. Falloppio, allora, poiché ogni spina ha la sua rosa, fra i fiori fa un fioretto da Oscar, e tra un cremino e l'altro, intona "L'incantevole Creamy" con l'autotune e praticamente se la mangia. Infine, ed "È quasi magia Johnny (Ramone)", Falloppio si fa l'igiene intima cantando a squarciagola "Kiss Me Licia Persona". Tutti giù a ridere con Flavio e a subire la pubblicità occulta come sangue in ciò che fece prima, in prima mattinata, in due tempi, in prima battuta, in quattro quarti. Consumando dieci rotoli di convenienza per due pezzi di merla: "Polyanna" e "Ciao, siamo gli Snorky. Addio!".

Carico i commenti...  con calma