Questi suoni non hanno direzione, nè dimensione, fluttuano in quel marginale spazio d'universo che si vede dalla terra, per poi morire e cadere in terra.

Patton li raccoglie e basta, in silenzio.

 

Nessuno se ne accorge. Lui ne gioisce. Così combatte la tragicità dell'esistenza. Combatte i suoi mostri, diventando a sua volta mostro, scruta nel profondo dell'abisso, e l'abisso scruta dentro di lui.
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