Fantomas. Ovvero sconvolgere gli schemi della musica, tracce che diventano episodi attraverso un concentrato schizzoide che si colloca in quel famosissimo punto all'esatto, informe, matematico e indeterminato confine tra genio e follia.

Le colonne sonore di film famosissimi diventano la fonte d'ispirazione di questi episodi, come ad ascoltare le director's cut, ovvero, nel linguaggio cinematografico, la rivisitazione senza censure (in stile Fantomas) di un film, in questo caso la rivisitazione delle colonne sonore tentando di avventurandosi oltre la musica.

Quando gli strumenti, padroneggiati con assoluta maestria, diventano strettamente funzionali allo scopo di una comunicazione ancora più diretta, confondendosi in un impasto semifolle di rumori campionati, basso, chitarra, batteria e la voce stessa usata come uno strumento ora per accarezzare, ora per squarciare. 

All'ascoltatore giunge quella interpretazione del film a cui noialtri non saremo mai potuti arrivare. "Director's Cut" si ascolta chiudendo gli occhi e rielaborando con la mente.

"Il Padrino", "Sciarada", "Fuoco cammina con me", "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", "Henry pioggia di sangue" ed altri, secondo Trevor Dunn, Mike Patton, Buzz Osborne e Dave Lombardo.

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