Da quando uscì nel 1995, “Demanufacture”, i Fear Factory diedero una svolta per quanto riguarda la scena industrial – metal mondiale. Questo “Transgression” è senza dubbio fatto peggio di “Demanufacture”, ma non è assolutamente da sottovalutare, anzi…
“La Fabbrica Della Paura” inizia subito alla grande con “540,000° Fahrenheit”, con la voce di Burton Bell che si alterna a momenti di calma e a momenti di rabbia. La title - track “Transgression” è melodica ma con qualche pecca nello stile; “Spinal Compression” molto monotona con il suo ritornello abbastanza straziante. “Contagion” è il classico stile Fear Factory, con ampie ritmiche melodiche. Stessa cosa per “Empty Vision”, invece, per quanto riguarda “Echo Of My Scream”, con il suo arpeggio di chitarra all’inizio, marcato e potente, che si associa alla voce calma di Bell e che insieme formano una ballad triste e malinconica, mi sembra la canzone più innovativa di questo nuovo sound targato Fear Factory.
Stessa cosa per quanto riguarda “Supernova”, molto calma e squillante la voce e molto ritmo per quanto riguarda la batteria di Herrera. Insieme a “Echo Of My Scream”, “New Promise” mi sembra la canzone migliore del gruppo di Los Angeles, ma non la più innovativa, con quell’arpeggio iniziale che poi sprigiona la sua forza attraverso il ritornello; “I Will Follow” e “Millennium”, le due cover: una degli U2 e una dei Killing Joke. “Moment Of Impact” è la stessa storia di “Spinal Compression”, molto monotona e straziante, un peccato.
E alla fine con le bonus tracks live : “Slave Labor”, “Cyber Waste” e “Drones” che chiudono le danze. In sintesi, un cd consigliato ai fan e a chi piace il nuovo sound dei FF. Buon ascolto a tutti!
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