Se con Luci del Varietà s’era fatto appena notare e se con Lo Sceicco Bianco portò a casa un mezzo flop, a dispetto del film che invece era valido, Fellini disse ah sì? Ve lo faccio vedere chi sono io…

E fu LA STRADA.

LA STRADA.

Sì ok prima de La Strada fece I Vitelloni ma solo perché nessuno sulle prime voleva credere nel progetto. L’idea de La Strada, per dire, viene prima de I Vitelloni.

E comunque poi ci pensò Dino De Laurentiis a produrre il film.

La strada vinse l’oscar come miglior film straniero e fece conoscere Fellini al mondo intero.

La strada, per chi scrive, è il suo CAPOLAVORO ASSOLUTO ed è uno dei più bei film di sempre, tra i primi 5 nella mia personale graduatoria.

Davanti a un film così non voglio o forse non riesco a scrivere una “recensione” sebbene dilettantesca.

Vi posso dire che ZAMPANO’ e GELSOMINA sono la più fantastica e improbabile coppia del cinema.

Che la loro interpretazione è talmente oltre da essere più veri del vero, così incredibile da elevarli quasi a figure mitologiche.

Che quel motivetto con la tromba - la magia di Nino Rota - ti entra dentro e non esce più (e l’attacco mi ricorda "Closing Time" di Tom Waits ma vabbè sono solo note musicali).

Che c’è IL MATTO che tu pensi hey ma tu sei il migliore e c’è il suo monologo a Gelsomina - i testi di Pinelli sono da urlo - quella notte che Zampanò l’hanno arrestato, "...che tutto ha un senso, Gelsomina, anche questo piccolo sasso".

Gelsomina: "Ma tu mi vuoi un po’ di bene?" … "Si sta bene qui" …dove qui è un giaciglio di fortuna in un granaio o una landa desolata e innevata percossa dal vento gelido.

Che Zampanò era quello che era ma "...gli ho dato solo due pugni, nessuno muore per due pugni".

Ma tu mi vuoi un po’ di bene?

Dormi al posto di pensare a queste stupidaggini.

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