Federico Sirianni, detto "The Cook", si autodefinisce un "Bandautore". Genovese, trasferitosi a Torino, è al suo secondo album pubblicato: "Dal basso dei cieli". Un bagliore forte e caldo nell'asfittico panorama italiano; una perla, come al solito, misconosciuta ai più.
Come da copione, per i non accreditati da majors et similia, anche in questo caso, quasi nullo brusio mediatico: niente comparsate in tv, punta radio, qualche recensione sui giornali e un continuo girare e suonare per locali, pub e cantine, sempre più elitarie e fucine di talenti. Qui si lavora sul passaparola, ormai esclusivo, unico e valido strumento, per far uscire dall'anonimato, personaggi di spessore. Raramente mi era capitato di leggere i testi di canzoni, separati dalla musica, e trovarli irrorati di fresca poesia, di versi immaginifici, mai prevedibili, o solo al servizio della metrica musicale; poche volte avevo gustato ditirambi di percorsi esistenziali, con connotati di verismo crudo su notazione musicale, come questi.
Quindici incredibili e ubriacanti tracce di un viaggio spiazzante tra border-line, clandestini in attesa di permesso di soggiorno, lucciole, avvoltoi, quartieri di città pieni di pozze e fango invisibili sulle cartoline, banlieu e periferie d'ogni dove e latitudine, amori sofferti tra fallimenti insufflati di gin, pastis, rum, bicerin e siachetrà... e rinascite repentine e ammalianti: "QUANDO L'AMORE VIENE/ LAVA LE NUVOLE, SBRINA L'ANIMA/ SMERIGLIA LE CARENE, GONFIA NELLE VENE/ SPRONA ALLA SEMINA/ QUANDO L'AMORE VIENE/ SCIACQUA LE PALPEBRE DELL' ARIDITA'/ CREANDO L'INVENTARIO DI UN NUOVO IMMAGINARIO CHE SI PERPETUERA'/.
La musica di "The Cook", risente, inevitabilmete, del suo vissuto personale tra gli arruffati carrugi marinari e le geometrie sabaude razionali. Conoscete via Prè a Genova o il "Balùn" a Porta Palazzo a Torino? Mercati, e non solo, dove si vende di tutto; dalle pistole ai vibratori, dalle droghe alle puttane, fra umanità varia di ogni geografia fisica e mentale. E la musica di Federico è una stordente patchanka, una fantasmagorica promiscuità di stili e generi. Come un robivecchi, o un rigattiere sonoro, ha raccattato di tutto, realizzando un meticciato musicale mai stucchevole, abborracciato o eccessivo. Balcani, mariachi, klezmer, valzer e polke e un atteggiamento da gitano di melodie. Zingari e cowboys qui si danno di gomito. Est e Ovest e una certa America di frontiera, segnano i confini di questa operazione. Sollecita Federico le corde della sua chitarra, ma è come se avesse incorporata una digitale per riprese di un viaggio che passa dall'altare alla polvere, imbocca camionali e tangenziali, mette a fuoco emarginati, perdenti e personaggi da "Confraternite Fantiane del Chianti", attraversando e superando le frontiere del pregiudizio. Colori violenti, sanguigni ma reali, e mai un accenno o uno strizzar l'occhio al ruffianesimo o alla rima baciata artatamente realizzata per soccombere alla "potenza del banale" di Adorniana memoria.
Un disco bellissimo e iperconsigliato, stralunato, disincantato, all'acre olezzo del gyros; un lavoro grondante di storie vere che son cantate e narrate come fossero fotogrammi di un film; un cd speziato, farcito e gustoso come un kebab. Volete che trovi un difetto? Ecco; di primo acchito la voce e le musiche di Sirianni evocano Vinicio Capossela; sembra davvero un clone. Ma i ripetuti ascolti spazzano questa sensazione perchè "The cook" ha una propria e inequivocabile personalità musicale. Credo molto in questo ragazzo (38 anni) e ringrazio Gianni Mura per avermelo fatto conoscere e apprezzare. Allora amici debaseriani? Volete perdervi questo viaggio sulle quindici vetture del "Sirianni Express" in partenza da Genova Brignole (con lunga sosta a Torino Lingotto) e diretto verso l'oriente e il sud di nessun nord? Su in carrozza; si parte!! ....."CORRE UNA BICICLETTA PERDI LE PAROLE/ MENTRE IL TRAMONTO OTTUNDE IL CIELO DI COLOR/ SOTTO IL VULCANO FRA TEQUILA E GUACAMOLE/ AHI NO SE PUEDE VIVIR SIN AMOR..".
Vi piace il profumo e il colore brunito del cuoio? Sapete individuare e carpire il retrogusto di un "Barbaresco"? Vi attraggono i "Road Movie"? Vi intriga il selvatico e l'esotico? Vi fan simpatia perdenti, gaglioffi ed emarginati? Non vi disturbano le sonorità tex-mex? Vi ammalia la letteratura vera e pulsante e vi stan sul cazzo i "poeti laureati"? Avete letto e gustato "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta? Vi fan sognare i film di Sergio Leone? Vi avvincono le storie di ordinaria follia? Ritenete epico e avvincente il "Tour de France"? Conoscete e apprezzate Peppo Parolini, Pedro Pietri e Dino Campana? Belìn, diofauss !!!! Allora questo è il disco che fa per voi; non lasciatevelo scappare!
Ciao sorrisi di lontananze ignote! Buon ascolto! vostro PoetaRainer! Redivivo deRecensore
PS per conoscere di più il personaggio ci sono dei video (di scarsa qualità) su You Tube. Molto interessante il suo blog "Onde clandestine"
Carico i commenti... con calma