Cosa è l'arte? Cosa significa davvero essere artisti? Provate a chiederlo a Nicholas Grant e poi analizzate la sua risposta. Se non potete essere tra i fortunati che hanno l'onere nonchè l'onore di incontrare il predestinato cantautore di Cardiff, allora potete ricercare la risposta ascoltando l'inquieto "Polythene".

C'è ancora da chiedersi, dove può arrivare la creatività? Quando le malinconiche note britanniche si incrociano con le simpatiche sfumature punk rock americane senza dimenticare che qualcuno li, negli States ha lanciato il ruvido grunge, ecco che il 'meltin pot' targato Feeder prende vita.

E' pressochè inutile spiegare le tracce di questo album semplicemente perchè è praticamente indescrivibile l'accavallamento di emozioni che si crea ascoltando il primo lavoro della band gallese. Il timido ruggito della 'semi' title track "Polythene Girl" scompare sommerso da un ritornello punk rock simpatico e vincente. ma ciò non è altro che il preludio, un preludio che serve quasi da copertura, perchè a mio avviso l'obiettivo di questo album è quello di nascondere le carte in mano, insomma siamo troppo bravi ma per ora non lo vogliamo far capire. Ed è quindi in questo contesto che calzano perfettamente le alternative "My Perfect Day" e "Suffocate", senza dimenticare la spensierata "Cement" e il primo ballatone "High",  il sig. Grant dimostra di non essere uno dei tanti, lui si può permettere di uscire dalla realtà per un attimo giusto per sentirsi diverso, "I'm going out for a while so I can get high with my friends" canta a ripetizione il genio del galles. Il gusto estremo che il trio prova nel giocare su e giù tra le note lo si comprende a pieno anche in "Radiation" e nella allegra "Stereo World", pezzo già facente parte della loro demo di esordio "Swim".

Tante parole dolci per i tre nippo-britannici (per chi non lo sapesse Taka Hirose il bassista è Giapponese), e quindi so che penserete che io sarò uno di parte, uno dei tanti fanatici del "brit-movement", ebbene si lo sono, il problema in realtà non è questo, il problema è che se vi accorgerete del tocco di classe di questo cd, diventerete anche voi dei seguaci. Alla fine questo è il potere dell'arte, coinvolgere quanta più gente possibile in un qualcosa che non si può descrivere, non sarò Nicholas Grant, ma credo che la mia definizione vada bene comunque.

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