Era un caldo pomeriggio di luglio di un paio d'estati fa quando vidi per la prima volta i Feeder dal vivo, aprivano il concerto dei R.e.m., non li conoscevo tanto e mi lasciarono delusi con il loro banale pop rock.
A distanza di un paio d'anni rieccoli di nuovo questi tre ragazzi, con "Pushing the senses", un album che ho acquistato più per curiosità che per vero interesse verso questa band. Non credevo certo di trovarmi di fronte un album così bello però.

"Pushing the senses" è un disco pop rock che non offre nulla dal punto di vista dell'originalità ma sorprende per le grandi melodie, l'intensità, l'energia e la qualità dei testi di queste dieci canzoni. Un album dedicato ad uno dei due fondatori della band, il bassista Jon Lee, suicidatosi nel 2002. Infatti i testi delle prime tre canzoni scritte dall'altro fondatore della band, nonchè chitarrista, cantante ed autore dei testi, Grant Nicholas sono dedicati all'amico scomparso.
Dolore, rabbia e rimpianto sono i sentimenti prevalenti di "Pushing the senses".
Feeling A Moment apre in maniera energica il disco, segue a ruota l'intensa Bitter Glass che apre la strada al singolo, Tumble And Fall, una ballata rock di rara bellezza.
Poi l'album prosegue tra brani rock (il migliore è Pilgrim, un brano che ricorda per potenza e orecchiabilità i Green Day) e dolci ballate (su tutte Pain On Pain dove le tastiere stendono un tappeto sul quale la voce di Grant Nicholas diventa malinconica e intensa come non mai).

Insomma un album di grande qualità, sia per i testi che per le melodie, breve ed orecchiabile, che sa sorprendere pur non scoprendo nulla di nuovo.

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