"Quando si parla di musica io sto bene." Grandi linee cosi si è esposto Nicholas Grant per descrivere io suo immenso rapporto con la musica.
Cosi dopo 5 album all'attivo ed un serio rischio scioglimento dopo la morte del loro batterista, esce "The Singles", raccolta che sancisce la definitiva consacrazione e da il giusto merito alla band nippo-gallese dei Feeder.

La raccolta non segue un ordine cronologico, ci si esalta, dopo un attimo ci si placa, ci si accorge che il tempo cambia la musica, la musica cambia lo stato d'animo, lo stato d'animo cambia le persone e le persone cambiano nel tempo, cosi si nota la netta differenza tra pezzi giocosi e allegri ("Seven Days In The Sun", "Just a Day") e pensi più introversi e malinconici ("Feeling A Moment", "Comfort In Sound"), tutti divisi dalla stessa ed unica linea, un unico e decisivo evento, nel gennaio 2002 John Lee muore suicida, fino ad allora batterista della band e componente iniziale insieme al già citato N. Grant (voce, chitarra) ed il giapponese Taka Hirose (basso).

Dalla punk rock "Buck Rogers" che rimanda tanto ai primi Green Day alla ancor più fresca e "soleggiante" "Seven Days In The Sun", dove l'animo allegro della band prende forma nel testo, nel sound estivo e nel video condito da belle ragazze sbronze inneggiante alla bella vita.
La b-side "Just A Day" diventa cavallo di battaglia grazie soprattutto alla sua presenza nella tracklist di un gioco per ps2, i Feeder chiudono praticamente tutti i concerti con questo pezzo che entra di diritto nella raccolta (di cui stranamente non faranno parte "Piece By Piece" e "Polythene Girl").

Tutto è bello, tutto va bene, tutto è colorato, ma l'improvviso e già citato decesso di J.Lee muta le sorti della band, l'ex Skunk Anansie Mark Richardson prende il suo posto e Grant non ha più tanta voglia di ridere, ma ha voglia ancora di emozionarsi e di far emozionare, cosi dalle note alla "Wonderwall" di "Just The Way I'm Feeling" nasce forse la migliore espressione musicale Feederiana. Il ricordo è tutto per l'amico scomparso: "And I feel it's going down, Ten feet below the ground, I'm waiting for your healing hand... It's just the way I'm feeling", la copertina del corrispondente album (Comfort In Sound) raffigura un angelo che vola nel cielo, la ferita è profonda.
Si cerca conforto nell'unica e vera passione della vita di N.Grant , la musica, "Comfort In Sound" non può non entrare nella raccolta, dal testo fuori esce inevitabilmente la domanda: "come poter guarire dal dolore?", dal punto di vista sonoro, oltre a melodie mielose, spicca in modo interessante la base in loop che sembra essere decisamente marcata dalla presenza orientale e quieta di Taka Hirose che comunque ha un ruolo di secondo piano nel mixaggio dei pezzi.
Dopo la tempesta c'è la rinascita, "Feeling The Moment" e "Pushing The Senses" sono un invito su come riflettere su come andare avanti, ed è cosi, piano piano e con la giusta e dovuta lentezza che solo il tempo sa imporre, a distanza di diversi anni la band ritrova la voglia di sorridere senza mai però mai tralasciare il malinconico sentiero alternative/britpop intrapreso dal 2002.


Una delle principali novità della raccolta è la 'Garbageriana'  "Shatter", che segna un nuovo punto di partenza da parte della band che, a breve farà uscire il suo ultimo lavoro (Maggio 2008) dal titolo a me ancora sconosciuto. Il primo singolo estratto è "Miss You", notate qualche riferimento particolare? La vita continua, la musica anche, le persone cambiano, diamo solo tempo al tempo, i Feeder l'hanno voluto e l'hanno avuto, ora tocca a loro emozionarci ancora, per l'ennesima volta.

* Grazie ad una recensione di GrantNicholas ho notato al netta somiglianza tra le due basi.

 

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