Mi son sempre chiesto che pensieri hanno gli animali, specie quelli che teniamo in casa abituati a livello selvatico a vivere nella natura.

Ecco che pochi anni fa ho adottato un gatto, si un gatto domestico il quale vive con me nel mio appartamento.

In effetti sono contrario a costringere degli animali a vivere tra quattro mura ma il gatto domestico è stato per millenni compagno dell'uomo, all'inizio per necessita in quanto teneva i topi lontani e poi col passare dell'evoluzione naturale è nato un affetto sincero e reciproco : nacque l'animale cosiddetto da compagnia.

Dopo anni di studi , grazie anche ai consigli di uno zoologo sono arrivato a capire che il motore che regola la vita degli animali ed in particolare del gatto è una dipendenza da aminoacidi.

Al contrario dell'uomo che regola il suo ciclo vitale con la viva coscienza, gli animali sviluppano una dipendenza come i tossici , quando il livello di taurina nel sangue dei gatti scema entra in gioco una voglia irrefrenabile di procurarsi del cibo e vanno alla ricerca appunto dell'odore di taurina contenuta nella carne come i tossici vanno alla ricerca del loro pusher.

La chiave sta tutta lì , non avendo la viva coscienza dell'uomo che alle ore 13 decide di pranzare perché è arrivata l'ora di pranzo appunto , il meccanismo frutto di millenni di evoluzione naturale è quantomeno matematico e chimico.

Il gatto domestico sta proprio in fissa con la taurina, ne sta sempre alla ricerca e anche a stomaco pieno ne mangerebbe sempre in grandi quantità.

Afferra la preda e al contrario non la mangia subito, ci gioca come giocava con la madre durante i primissimi giorni di vita o come gioca con la nostra mano o con un gomitolo di lana. Ecco l'imprinting del gioco , in effetti questo animale è un drogato giocherellone ed in questa chiave di lettura usando questi due aggettivi che si può capire in parte la psicologia del gatto.

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