Tanti bei film. Cerco qui dentro per informarmi, sentire pareri. Talora non condivido tutto, ma scrivete molto bene. A volte seguite un andamento tortuoso, come le circonvoluzioni cerebrali, e allora rischio di uscire fuori strada alla prima curva. Ecco perché mi ritrovo come una novella Alice in Wonderland, incredula, non trovo alcuna recensione su una pellicola, "La Dea Fortuna", di Ferzan Orzpetek, possibile che nessuno l'abbia vista? Macchè, non ci posso credere, fate pure coming out, dite pure che siete stati a vedere l'ultimo film di Ferzan, non succederà nulla.
Comunque inizio me medesima: la storia è così banale da scompigliare le tue ipotesi di complessità, di contorcimenti interiori, insomma di seghe mentali.
Una coppia, un rapporto ufficiale di 15 anni (mica uno!), fatto di grande amore e passione, che però non sembrano bastare per tenerla unita. Caratteri diversi, lavori diversi, forse un pizzico mal assortita? Mah, difficile dirlo, ma forse no. Amore, Gelosia, Possesso, Pulsioni Represse: essere monogami è una mission impossible? Chissà. In un legame apparentemente solido, si nascondono desideri inappagati e frustrazioni: l'amore Cerebrale, dalla cintola in su, c'è ancora, ma qualcosa non va dalla cintola in giù.
Insomma, Arturo (Stefano Accorsi) e Alessandro (Edoardo Leo) sono una coppia in crisi, come tante.
In questo equilibrio instabile si inserisce una variabile: due bambini vengono affidati loro da un'amica comune e ciò comporta un ulteriore disequilibrio. Questo accadimento induce Alessandro e Arturo ad accantonare, almeno temporaneamente, la loro insoddisfazione per occuparsi delle necessità dell'Altro, sporgendosi ben oltre il loro orizzonte ristretto e necessariamente egoista; qualcuno potrebbe azzardare una definizione: un piccolo miracolo laico.
Non credo ci sia altro da aggiungere, anche se lo spoileraggio della pellicola è andato ben oltre. La storia, ispirata a un fatto vero, non segue dei canoni precisi, piuttosto insegue sentimenti, percorre strade note e dimenticate. Amori sotto la cenere? Speranze mai sopite?
Come dicevo qualche riga più su, è una storia talmente banale che non posso che consigliarvela. Ozpetek non si smentisce: amore, delusione, speranza, Umanità. Siamo Noi.
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