I Fields Of the Nephilim sono come li definisco io: "la 3°costola del gothic dark" non che questo sia rilevante, certo ma per l'opinione generale risulta essere uno tra i maggiori gruppi di spicco nell'intero panorama gothic insieme ai 'Sisters of Mercy' e ai 'Clan of Xymox' appunto.

Capitanati dal carismatico e affascinante Carl McCcoy cantante solista e da Tony Pettit formidabile bassista capace di stucchevoli giri che lasciano a bocca aperta. Il sound dei Fields è sostanzialmente "diverso" dai "cugini" sopracitati ma ugualmente efficace nella loro totalita'. Sono capaci di incontrollati momenti di pura Pazzia come nella favolosa SUMERLAND, oppure di coinvolgere intellettualmente l'ascoltatore con le raffinatezze di WAIL OF SUMER (autentico manifesto al sogno ad occhi aperti).

La voce di McCoy è cruda a volte qusi volgarmente grezza ma penetrante come poche. La presentazione scenica della band è tutto un programma: macchie nere vestite di pelle con cappelli da cow-boy (tra l'altro su stessa ammissione di Carl, il gruppo è sempre stato affascinato dal western e da Sergio Leone in primis) quindi immaginatevi che cosa ne vien fuori : uno scenario da APOCALISSE dove i nostri fungono da Cavalieri...
Sul palco (soprattutto McCoy) sembrano spettri ossessivi, lanciati in movenze quasi tribali e che cmq sanno di ritualistico... La loro carriera e ben piu' che invidiabile. Nascono in Inghilterra nella primissima meta' degli anni 80' (anni d'oro!!) e si propongono al pubblico con un disco che fara' discutere parecchio: "LAURA" con la copertina dell'album disegnata dal cantante stesso (è inquietante!) un'album crudo ma che delinea gia' le proprie sfumature gotiche e funeree...

Ma "ELIZIUM" è di tutt'altro stampo: è la conseguente maturazione della band sia artisticamente che musicalmente, è un disco colto che ti trasmette moltissimo a livello cerebrale... Si apre con Dead but Dreaming che una ottima opener seguita poi dalla danzereccia FOR HER LIGHT, si prosegue poi con un INNO alla introspezione AT THE GATES OF THE SILENT MEMORY, lunga canzone degna di rispetto per finire il lato con la suggestiva SUBMISSION. La follia dei Nostri inizia a farsi notare con la stupenda SUMERLAND capace di ossessionarti e trascinarti con il giro di basso maestoso di Pettit e la cavernosa voce di McCoy. Ma la track successiva è da bava alla bocca: WAIL OF SUMER.. Una magistrale composizione sonora che delizia le proprie orecchie!! Questo si che è genio!! Un sogno ad occhi aperti in cui è veramente impossibile non esserne completamente rapiti ed affascinati!!

I FIELDS of the NEPHILIM verranno poi sciolti a meta '90 dallo stesso McCoy perso sempre di piu' nella sua follia in quanto pare che abbia manifestato in seguito disturbi mentali tali da optare per uno scioglimento. Ma verranno riuniti (dal destino?) sul finire dei 90' con un progetto cyber/death che non c'entra assolutamente nulla con i capolavori precedenti.

Un gruppo storico che purtroppo, a mio avviso, non ha mai realmente goduto del vero successo che avrebbe meritato.

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