Spero che la claustrofobia non sia uno dei vostri difetti e non vi stimoli l'urlo perché nessuno saprà mai urlare meglio di quest'uomo: Richard Patrick che, per chi non lo conoscesse, è un ex membro del primo gruppo live dei NIN e ha suonato la chitarra in Broken, quindi è un veterano. Ma poco c'entrano i NIN col suo gruppo attuale e futuro, i Filter, che con estrema originalità creano un sound pazzesco così ricercato e creativo che va inserito nei capolavori degli anni '90, formati a Los Angeles nel 1995, questo è il loro primo disco. È praticamente introvabile in Italia ed è fuori produzione quindi se lo ordini non te lo mandano, io l'ho saggiamente rubato in una delle HMV di Londra dopo aver chiesto al tipo dove fosse sto CD, quindi l'ultima copia l'ho fregata io!!! Stimolato dalla creatività della musica elettronica applicata al Grunge Richard Patrick esorcizza i mali procurati dalla vicinanza di Trent Reznor & Marilyn Manson e parla del suo carattere intro-estroverso della sua personalità e del suo modo di fare: disco definito capolavoro immenso.
"Hey Man, Nice Shot" inizia col basso ed è uno dei pezzi migliori ha un ritornello cantato a squarciagola che ti inchioda alla sedia facendoti pensare a quanto sono belli sti Filter. "Dose" è il mio pezzo preferito è praticamente una canzone post-grunge stupenda. "Under" e "Spent" sono le due più sperimentali perché contengono molte parti strumentali con batterie elettroniche stoppate e cambi di ritmo, ah mi ero scordato il controtempo che regna in tutto sto work. "Take Another" è tiratissima con le chitarre che mandano i migliori Helmet a farsi una pasta e piselli davanti a una partita di baseball. "Stuck in Here": canzone acustica con ritmi tipicamente californiani, immagina la spiaggia di sera. "It's Over" continua con le martellate di tom e grancassa che scandiscono il tempo della canzone. Il ritmo ricorda quello che ha Abe nell'ultimo dei Deftones. "Gerbil", "White Like That", "Consider This" sono le ultime tre gemme post-grunge. "So Cool" chiude l'album. Questo è sicuramente tra i più innovativi capolavori che si sono avuti negli ultimi 10 anni, è un must di un genere scomparso o quantomeno mai esistito il Grunge o il Rock Alternativo, chiamatelo come volete ma vi assicuro che per come suona sto CD è l'avanguardia dell'Industrial Post-Moderno (1995).
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