"Plastic Kids" è il secondo album dei Filthy Fingered.

Possiamo immediatamente notare che vengono lasciate le sonorita Trance del primo album per dare spazio ad un ambiente più da colonna sonora e molto più variante nel corso dei pezzi (24 canzoni in tutto per una durata complessiva di 97 minuti!).

Dopo un intro piuttosto orecchiabile comincia "Pick me up", che darebbe il suo meglio come musica per i titoli di coda di un film di fantascienza. Non si sentono urla per più di 3 minuti ma soltanto delle voci in sottofondo che appena si notano.

Dopo questo, comincia "B**ch is not a pizza" che conta ben 35 volte la parola "F**k"! Anche se, insieme a "I loved a woman who wasn't clean" (Un'opera d'arte), rimane il brano migliore dell'album.

C'è "Quarantena" che comincia con un urlo di paura ed è una Beat da rave molto sostenuto.

Complessivamente le canzoni dell'album hanno un andamento Elektro che, a differenza dell'opera precedente della band, è sostenuto da delle atmosfere piuttosto trascinanti.

Si cominciano a sentire, per la prima volta, dei pezzetti cantati (molto brevi); in "Fear of the blood" c'è la collaborazione di un rapper.

Il complesso risulta molto meno provocatorio di "Where the f**k is Kelly Fingered???" e sembra tutto molto più basato sull'ironia e l'autoparodia (Su "Roxxelee" si sentono due citazioni dell'album precedente). Anche i dialoghi sembrano essere fini a se stessi.

Sicuramente più orecchiabile del disco predecessore, risulta un album divertente ("Funny man" ne è la prova) ma anche serio nei contenuto ("Children").

Pieno di brani da colonna sonora, si sente anche Jeffree Star e c'è la cover di "Breathe" dei Prodigy.

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