"Say Hello To Sunshine" è il secondo album dei Finch, band statunitense che ebbe un discretto successo con il loro debut album "What It Is To Burn", (un album che presentava sonorità prettamente Emo-Core, anzi possiamo tranquillamente dire che fu uno degli album di spicco di tutta la scena). I Finch consci di essere precursori e non imitatori, hanno deciso di spostare il loro sound, verso lidi più marcatamente Nu-metal-Crossover, senza però dimenticare del tutto le loro origini
L'attacco è affidato a "Insomniatic Meat" ed è dei migliori, è una canzone corposa dal sound aggressivo in cui l'influenza dei Deftones è molto forte, ma i Finch sono bravi e ci mettono del loro. Il passo successivo è affidato a "Revelation: Song", veloce, potente e melodica allo stesso tempo. Da queste prime canzoni si averte subito l'enorme passo avanti dal punto di vista tecnico, le canzoni non sono strutturare in maniera semplice (strofa/ ritornello) ma sono imprevedibili, così come la voce di Nate Barcalow che passa con molta facilità da un cantato melodico a pezzi urlati; un appunto in più sulla prestazione del cantante è d'obbligo, in quanto si fa carico di una performance esaltante e piena di passione. "Ink" parte in modo insolito, poi prosegue in un rincorersi di cambi d'atmosfera. Per quelli che hanno amato alla follia il precende album c'è "Brother Bleed Brother" che ne riprende un po' le sonorità. "The Casket of Roderic Usher", è un esplosione Post-Hardcore di poco meno di 2 minuti. L'album si chiude in bellezza con "Dreams Of Psylocibyn" canzone schizzofrenica, che racchiude in se, tutto quello sentito precedentemente
I Finch con quest'album sono riusciti a resistere alla tentazione di commercializzarsi. Sono riusciti a rimettersi in gioco, sfornando un album che va a pescare influenze dalla migliore scena Nu-Metal (Deftones in prmis) ma che allo stesso tempo apre le porte x un futuro roseo e pieno di qualità, davvero bravi.
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