"What is it to burn" fu un disco precursore di un genere, di un genere che ora è stato inflazionato e che è divenuto moda soprattutto fra i teen-agers. Ovviamente parliamo dell'emo.
E quel capolavoro (nel suo piccolo, non fraintendiamo) fu registrato da un gruppo di giovincelli con le facce da bravi ragazzi che scelsero il nome di Finch.

L'anno era 2002.

Agosto 2005. Segue "Say Hello to Sunshine". Altro piccolo capolavoro, non a detta di tutti però. C'è chi lo osanna. C'è chi lo odia. C'è chi dice che sia troppo pesante rispetto al predecessore e c'è chi dice che non ha nulla a che vedere con i veri Finch.
Fatto sta che quei 5 giovincelli con le facce da bravi ragazzi azzardarono, ebbero coraggio e incisero un gran bel disco.
Disco e poi tour. Poi si sciolsero. Con uno show d'addio nel novembre 2007, in California. Ma una grande e grossa scritta sul loro myspace diceva che i Finch sarebbero tornati. E così fu.

Il 22 luglio 2008 è stata la data ufficiale d'uscita. Una F dorata campeggia tranquilla su di uno sfondo nero. L’ep contiene 4 canzoni. "Daylight” forse è la migliore del lotto, non troppo veloce ma molto ben suonata, particolare e anche a livello di liriche è ottima. Segue “Famine or Disease” che sul loro sito è misteriosamente chiamata Grizzsong. “From Hell” invece è forse il pezzo meno azzeccato ma qui ci sta tutto un bel de gustibus. Il mini album si chiude con “Chinese Organ Thieves”, pezzo già ampiamente suonato ai live, ben strutturato e piuttosto complesso.

Nonostante i Finch siano perlopiù Cosmonaut (il gruppo parallelo di Barcalow) e nonostante sia soltanto un ep di 4 tracce pare che siamo sulla strada giusta, pare che non c’è stata alcuna pausa e sembra che tutto continui con la logica e l’evoluzione intrapresa con i primi due album.

Inoltre è azzardata e soddisfacente la scelta di autoprodursi. Non male per 5 semplici giovincelli con le facce da bravi ragazzi.

Ah.

Per ora è meglio lasciar perdere i negozi, si acquista solo on-line ma già si diffondono date sulla presunta uscita “fisica” dell’ep in questione.

Carico i commenti...  con calma