Abbandonate le strade ambient e techno degli inizi pur conservando la medesima indole nelle strutture compositive, Finian Greenhall, alias Fink, prosegue il suo percorso cantautoriale sulla scia dei precedenti "Biscuits For Breakfast" e "Distance And Time" in maniera complementare.
Il suono è meno grezzo rispetto ai lavori precedenti, stratificato da un accurato utilizzo di basso, batteria e archi, non invasivo rispetto a chitarra e voce, che lo rende ricco e conciso allo stesso tempo. I testi traspirano semplicità, purezza e spessore, al contrario le linee vocali, soprattutto in alcuni casi ("Six Weeks", "Nothing Is Ever Finished", "Pigtails"), tendono a ricalcare i fasti di "Distance And Time" senza però raggiungere gli stessi ottimi risultati. Alla stesura dell'album ha collaborato John Legend e, aimè, in alcuni casi la sua influenza risulta deleteria, finisce per imprimere con forza un'idea swing del tutto fuori contesto.
Punti di forza sono rappresentati dal pathos e la cupezza di "Move On Me", il downtempo genuino (leggi Air) di "Maker", l'essenzialità di "Walking In The Sun". Ritengo che alcune idee andassero sviluppate in maniera migliore, nonostante ciò Fink ci regala una nuova scatola d'emozioni che trovano la loro ideale dimensione in un viaggio in macchina, in treno o semplicemente in una notte solitaria.
Tracce emblematiche: "Sort Of Revolution", "Move On Me", "Maker".
Etichetta discografica: Ninja Tune
Anno: 2009
Durata: 46 min
Tracklist:
1. "Sort Of Revolution"
2. "Move On Me"
3. "Six Weeks"
4. "Nothing Is Ever Finished"
5. "See It All"
6. "Q & A"
7. "If I Had A Million"
8. "Pigtails"
9. "Maker"
10. "Walking In The Sun"
Carico i commenti... con calma