Io amo le donne, tutte le donne: esemplari di dolcezza; ventri che ci generano e ci attirano. Io amo le curve deliziose e il modo di camminare, gli occhi che ti approfondiscono osservandoti, il broncio delle ragazze giovani e lo sguardo pacificato delle matrone.
Io Amo le donne, e come cantava Lou Reed sono un "Dono per le donne di questa terra".
Trovo che siano le vere depositarie dell'umana sensibilità: senza di loro solo il buio e gli sterpi che nascono dalle parole dei maschi, sterpi marci e vecchi, pietrificati nel solito modo di agire e relazionarsi. Vene stanche e noiose.

Fiona Apple è una donna, meravigliosa; quando incise questo disco aveva solo diciannove anni ma una padronanza dei suoi mezzi incredibile e una scioltezza nella scrittura che aveva del formidabile.
I registri di questo disco passano dalla aggressiva "Sleep to Dream" alla sognante e quasi trip-hop "The First Taste"; molto presenti sono i suoni tipici degli anni novanta, vicini a certa elettronica d'autore negli arrangiamenti.
Nonostante la confezione perfetta, da ogni brano trasuda uno spirito soul autenticamente animalesco: come se questa dolce tigretta avesse rovistato nei decenni della musica black cristallizzandola attraverso la propria sensibilità.
Se poi c'è una cose che mi fa rabbia è vedere una donna che soffre...specialmente se incantevole; e di rabbia ne ho verstata molta perchè è palpabile un senso di straniamento, di mancanza di adesione rispetto a un mondo governato da trogloditi armati di pene che urlano l'uno in faccia all'altro, credendo che questo possa piacere al proprio angelo, alla madre di tutti: la donna.
Una scrittura complessa e sentita caratterizza il parto di questa giovane madre: battiti uterini che sorreggono il nascituro e lo cullano fino al parto; echi di funky che rendono sicuramente il pargolo forte e robusto e un sano calcio nelle parti basse del proprio compagno in "Criminal", con la sua coda orientaleggiante e tutta la furiosa negritudine che emana.
Fiona era ed è una dea schizofrenica che aspetta di essere baciata deliziosamente dall'uomo giusto, allora il suo canto sarà più cauto e soffuso, per ora ci regala questi pianistici dobloni preziosi, vi invita, donne, a seguirla nella danza safica nascoste nel bosco perchè i porci uomini non vi vedano e vi coprano di botte o di coccole pallose.
Fiona, io sono il tuo uomo.

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