L'ennesima scelta all'insegna del pessimo gusto che contraddistingue quest'ultima discendente parabola di una pseudoartista alla deriva. Un peccato per un'interprete che, tutto sommato, si era guadagnata faticosamente negli anni una certa credibilità grazie ad una serie di perle musicali generosamente elargite da parte del miglior cantautorato italiano. Parallelamente al declino artistico assistiamo anche a quello personale laddove un'immagine di donna attenta alle questioni sociali ed "impegnata" sta lasciando gradualmente il posto ad una "spensieratezza" che oramai travalica i limiti della vacuità e della grave incoerenza.

Basti pensare a certe ospitate televisive che non conoscono la vergogna (anche a striscia la notizia !!!), all' entusiastica adesione alla pagliacciata pro terremotati e al ricorso ad una pesante chirurgia estetica talmente crassa e greve da averle cambiato i connotati (e non era certo una brutta donna). Parlare di dignità e potere alle donne piegandosi ad aberranti dettami estetici che pretendono il perseguimento di una finta giovinezza non mi sembra davvero il massimo. E sorvoliamo sul resto, per ben predicare sarebbe opportuno razzolare adeguatamente.

Ma ripercorriamo le più recenti tappe discografiche di questa imbarazzante discesa verso il baratro: dapprima una serie di raccolte e live costellati da cover improponibili, quindi un album "brasiliano" ("Onda Tropicale") veramente inascoltabile del quale neanche una traccia rimarrà In seguito lo strombazzato ritorno alla canzone d'autore con "Il Movimento Del Dare" nel quale si fa apprezzare il solo Battiato in un mare di inediti scarti. Adesso e casualmente sotto natale ecco l'ennesimo album di cover "Ho Imparato A Sognare" con l'unico inedito a far da specchietto per le allodole come traino. Uno squallido tentativo di spillare soldi ai fan con l'ennesima operazione copia/incolla discografica ai limiti della decenza.

Qua Fiorella si diverte a deturpare con la sua timbrica monocorde e dall'infinitesimale estensione vocale pezzi più o meno famosi (e sovente già brutti da soli) di Zero, Ferro, Negrita, Negramaro e Cremonini (la creme de la creme insomma). Poi una citazione dal sapore geriatrico (The Rokes) e l'autocoverizzazione di "Caffè nero bollente", della serie che fantasia. Infine, ciliegina sulla torta, la sfrontatezza dell'accanimento gratuito su Battisti che, poveretto, non potrà citarla per danni per questo scempio. A parziale scusante il probabile tentativo di raggranellare qualche ulteriore spicciolo affinchè il chirurgo estetico possa terminare l'opera impiantandole almeno una bella terza. Che altro dire.

Una carriera ed un immagine inizialmente ingigantite dalla bellezza delle canzoni che i Ruggeri, Fossati, Bersani, De Gregori all'apice della loro vena creativa le hanno cucito addosso. E una discesa inesorabile fatta di cialtronate discografiche e non. Ultima questo tentativo di estorsione che potrà trovar consensi solo presso fan accaniti ed audiolesi. Vai Fiorella, spero tu riesca a trovare la tua vera identità e dimensione. Che non è più riconducibile a quello della grande musica italiana nè forse lo è mai stata.

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