5 motivi per cui ho deciso di recensire questo po po' di capolavoro:

- ho aspettato invano che qualcuno si degnasse, ma niente

- chi scrive ha il marchio "CSN" - ma aggiungiamoci pure "Y", impresso a fuoco nel suo DNA musicale

- due dei tre componenti, e cioè Ben Harper e Dhani Harrison (eh si, cacchio, proprio il figlio di George Harrison) fanno skate e indossano le Vans

- c'è zio Jim Keltner alla batteria - che Dio lo benedica!

- mi piacerebbe tanto sapere cosa pensano i CSN, ma anche Y, di questo nuovo supergruppetto qua

Doveva essere un album solista di Joseph Arthur, pittore, srittore e cantante folk dal timbro vocale molto bello, ma, uno tira l'altro, e improvvisamente i tre giovini innamorati delle armonie vocali si ritrovano nello studiolo più faico e neofolk di Santa Monica e, chitarre acustiche alla mano, danno alla luce questa operetta in soli tre giorni -  diciamolo, NON è che NON si senta...!

...alla pastasciutta manca un bel po' di sugo, c'è qualcosa di caruccio, tipo l'ultima "With Whom You Belong", la "clappeggiata" "Father's Son", e pure la strumentale "30 Bones"  tutto sommato non è male; l'unica perla è "Things Go 'Round".

E' vero che molto spesso la bellezza si ritrova nelle cose più semplici, ma qua secondo me si è esagerato, sia nei testi che nelle melodie.

Tuttavia si dice in giro che dal vivo sono molto meglio... boh...

Io però questi qua li rimando a settembre, e senza tanta "mercy"!

Un 2,5 tirato a 3 per i motivi di cui sopra.

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