Ma che diamine, oggi il southern rock si suona così? E avvisatemi prima, però! Dove sono gli assoli flautati della Marshall Tucker Band, le background vocals delle coriste dei Lynyrd Skynyrd, la magica e pura chitarra solista di Allmann? Questi spaccano il culo senza usare vaselina: "Mississipi King" apre le danze con un riffone sabbatiano stravolto dalla slide da far paura, la voce di Eric Oblander è talmente cavernosa che sembra provenire dal cimitero di Laramie. Il giro di ballo è sempre lo stesso: BOOGIE! Ma le tonnellate di watt che ci infilano dentro... e questa batteria che scandisce il tempo come se l'orologio di mezzogiorno di fuoco avesse il doom innestato al posto del cucù! Piccoli scheletri di vecchi sciamani danzano nel buio dell'accampamento roteando le lunghe chiome magicamente sfuggite alla decomposizione.
"Spillin' Fire" è un blues martellante con lo stesso giro di chitarre dall'inizio alla fine. Ma poi arriva "Silver" ed è una bordata diretta ai centri nervosi responsabili del movimento della testa, sei costretto all'headbanging anche se hai l'artrosi cervicale. Perché la voce di Oblander è un peana di raucedine e quel maledetto boogie non smette mai di fotterti, la solista tenta una fuga inseguita dall'armonica e senti la mancanza della Harley Davidson da lanciare sulle strade del sogno americano.
Aspetta un pò...questa slide che apre "Gods of Demolition" sembra familiare! Stiamo per entrare nel territorio del southern rock tradizionale marchiato dagli schizzi di piscio per troppa birra, il duello delle soliste stile Rossington-Collins sul groove elettrico vale il prezzo del biglietto del treno delle 3:10 per Yuma. Ancora boogie...boogie e sempre boogie nel pogo che incendia le chitarre in "Shine around" con il ritornello da ubriachi "... Let me loose and shine arounnnnnd " aggrovigliato sull'Hammond in sottofondo. Cazzo, ma lo faranno un pezzo lento questi bifolchi? Perché a questo ritmo mi sa che è dura resistere fino alla fine ed ...eccolo qui: è "It Ain't Easy". Ve la ricordate nella versione di David Bowie in Ziggy Stardust? Ebbene scordatevela, perché Oblander ringhia di brutto sulle tonnellate di slide che inghiottono il suo hoochie coochie woman.
Di rinforzo " Hoolerin" è un bluesone da ubriachi strascicato al minimo dei giri...porca miseria i Cramps devono essere passati da queste parti con tutto il campionario di ossa e teste rinsecchite stipato nella valigetta da piazzisti, non si spiega altrimenti. Pezzi stoner come "Swallow the word" farebbero la loro porca figura in un remake di "Easy Rider", questa canzone non riesco ad immaginarla senza uno chopper che sfreccia sulla Route 66 verso quella palla di fuoco che scende all'orizzonte allungando le ombre del deserto ...il miglior brano del disco (ehm... dopo gli altri cinque o sei che l'hanno preceduto e un altro paio che seguiranno).
Sono costretto ad essere severo e mettergli quattro stelle, ma solo perché non si sono fatti crescere le barbacce come gli ZZ Top! E voi che aspettate a buttare il rasoio?
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