[Noi abbiamo cercato, ma in rete non risultano notizie su questo gruppo. Che sia inesistente? Misteri della fede!]
I Flexiplexi sono una band californiana pressochè sconosciuta in Italia e in Europa che con "Fulfilled" è al terzo disco anche se per la verità i primi due sono dei demo.
Il quintetto di Santa Monica è facilmente collocabile nel pop-rock, senza tuttavia disdegnare sfumature punk che in questo disco sono talvolta riuscite o quantomeno pertinenti, talvolta totalmente fuori luogo. Il viaggio all'interno di "Fulfilled" inizia con un sound check denominato "N°1" dall'acustica pessima. Dopo il punk grossolano di "Drunkard" e le schitarrate miste al synth di "Dog", si intravede qualcosa di buono in "Clothes", ballad dove la voce di Tom Mocantner è sorprendente per intensità ed emozionalità per 2' salvo poi perdersi nel finale in una stucchevole imitazione del ThomYorke di Kid A.
"Blue parrot" è un pezzo potenzialmente interessante se non fosse che al normale procedere della canzone si sovrappone d'improvviso un violento temporale. Incomprensibile. Strappa qualche sorriso "Eroes" che nell'inciso ricorda molto i cori da stadio e si conclude con una gara di rutti. Nell'ultima parte del disco i Flexiplexi suonano qualche canzone stile Green Day o in alternativa dei Good Charlotte.
Un disco immaturo, acerbo francamente.. brutto.
Carico i commenti... con calma