Andiamo di nuovo indietro nel tempo stavolta di una decina di anni. Parleremo di un duo femminile inglese sconosciuto ai profani del neo-soul: le Floetry.
Natalie Stewart, a.k.a "The Floacist", e Marsha Angelique Ambrosius, a.k.a "The Songstress" sono due amiche per la pelle entrambe appassionate di pallacanestro e musica. Verso la fine degli anni '90 lasciano l'Inghilterra e cercano fortuna negli USA e precisamente a Philadelphia, la culla del neo-soul. Insieme fanno tanta gavetta esibendosi in vari clubs con il nome di "Marsha & Nat" e componendo brani per vari artisti come Bilal, Glenn Lewis e anche Michael Jackson. Nel 2002 vengono notate da Dr. Julius Erwing e DJ Jazzy Jeff, che le mettono sotto contratto e fanno loro incidere questo strepitoso debutto intitolato "Floetic". Metteteci ingredienti come intimismo, poesia e sensualità uniteli a jazz, hip-hop e spoken-words e otterrete questo lavoro....
Troviamo il groove sostenuto della title-track, con l'impeccabile flow di Floacist e l'atmosferica Sunshine, romantica ma mai banale.
Say Yes è invece il pezzo più libidinoso dell'album, un inno alla passione carnale senza uso di volgarità, mentre If I Was A Bird sfoggia un arrangiamento jazzy.
Imperdibili anche Opera, dove le rime decise di Floacist e i gorgheggi di Songstress si completano a vicenda, e Butterflies, composta dal duo per il Re del Pop.
"Floetic" si fa apprezzare per le sue atmosfere morbide ma mai leziose, per l'ottima penna poetica di Natalie Stewart e la vocalità energica di Marsha Ambrosius.
Se cercate un disco che vi dia relax dopo una dura giornata, beh quest'album fa al caso vostro.
E a questo proposito vi segnalo di questo duo il live "Floacism"(2003), "Flo'Ology"(2005) e i rispettivi album solisti di Floacist e Songstress, "Floetic Soul" e "Late Nights & Early Mornings", entrambi del 2011.
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