C'è stato un tempo, nella nostra povera penisola, in cui le chitarre facevano tremare i polsi. Sanguinare le orecchie, ronzare la testa. C'è stato un tempo, nella nostra povera penisola, in cui era importante dire qualcosa. Urlarlo. Fare dischi perchè si ha l'urgenza di fare qualcosa. Infiammare il cuore.

"Pura Lana Vergine" vi ucciderà 100 volte. Vi prosciugherà le lacrime, come le ha prosciugate a me tanti anni fa. Lacrime di rabbia. "Lacrime di sangue". Piante dalla Madonna. Mai disco fu più attuale di questo. Mai disco fu più necessario, ora. Ora che siamo senza direzione, e senza protezione. Ora che siamo un paese che si piange addosso, impotente e impaurito, che sente sul collo il fiato della sconfitta. Questi terroristi torinesi vanno riscoperti. Il loro Verbo va fatto risuonare nelle piazze, dentro le scuole. Le bordate noise delle chitarre, dei due bassi (!), devono, ADESSO PER DIO, dare un senso a tutto. La matematica applicata alla rivoluzione.

Ascoltate queste canzoni. Cavalcate il brivido che vi correrà lungo la schiena. Bordate noise, si è detto. Ma anche post hardcore squadrato, slabbrato, martoriato. Anche coscienza civile, politica. Anche potenza devastante, ma sempre controllata. Anche testi che risplendono. Anche lampi melodici mai banali.

Non è più tempo di aspettare, ormai. Perchè "Le Cose che non cambiano mai, poi cambiano in un minimo limite di tempo". E allora bisogna tenersi pronti. 

Franz, c'è bisogno di te. C'è bisogno delle tue urla declamatorie. C'è bisogno della poesia di "Latte". C'è bisogno dell'"Uomo Ghignante", che si muove come sa, libero da ogni regola. C'è bisogno di tunnel in cui infilarsi, stretti, angusti, fangosi, soffocanti, e poi c'è bisogno di uscirne, fuori, in mezzo al fuoco, su una spiaggia di Ostia, a chiedersi perchè.

Lontano, le sirene ululano. Noi ridiamo, perchè ora sappiamo.  

Non voglio più accontertarmi, non voglio più sentire chi mi dice che non c'è soluzione. La vostra furia sarà la mia risposta.

 

N.B.: Il disco è del 1998, uscito per le Edizioni de "Il Manifesto" (ricordo che si trovava in edicola). Il cantante Franz Goria successivamente formò i i Petrol.

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