Due anni dopo "Focus 3" l'accoppiata Van Leer-Akkerman ritorna in studio, siamo nel 1974 ed esce "Hamburger Concerto".

Era difficile ripetere il grande risultato del disco precedente, ciononostante i Focus riescono nell'intento arrivando ad incidere quello che, parte della critica, definisce il loro capolavoro: un disco esplosivo le cui sonorità sono dirompenti e travolgono l'ascoltatore. Immediatamente ci si rende conto di questo dato; dopo "Delitiae Musicae", intro composta da Akkerman, arriva il primo brano "Harem Scarem": il tema principale si alterna a dei passaggi di chitarra molto incisivi, il finale del brano è quasi apocalittico. Con "La Cathedrale De Strasbourg" il disco sembra perdere colpi, recuperati subito con "Birth", altra composizione di Akkerman dove si segnala l'introduzione e i passaggi al flauto traverso. Gli sforzi dei due musicisti si fondono nella suite che da il titolo all'album, 20 minuti divisi in 6 parti: Starter/Rare/Medium I/Medium II/Well Done/One For The Road. La voce di Van Leer si fonde con le musiche rendendo il tutto assolutamente magico; si segnala infine il lavoro notevole di Colin Allen alla batteria, specialmente nel Medium II.

L'edizione originale in vinile finisce così, in una successiva ristampa su CD sarà poi aggiunta una canzone scritta da Akkerman dal titolo "Early Birth". "Hamburger Concerto" è senza dubbio una delle gemme del progressive, in assoluto uno dei dischi migliori Made In Nederland.

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