Questa band ha saputo cogliere il lascito dei Bathory e fonderlo col folk scandinavo. Ma forse dovrei chiamarla super-band, visto che la pagnina finale del librettino con la foto dei musicisti sembra una foto di classe. Ben in 30, e provenienti da 11 paesi diversi. L'unica cosa necessitante a mio avviso è un cantante dalla voce distintiva e dei testi più lunghi, allora sarebbe da 10 e lode.
La prima traccia, "Before battle i embrace", è un'ottimo Viking Metal mitologico; saliente e più gradevole è la successiva, aprendo con un galoppare indugiato di cavalli ed il piano, mentre la voce parte sull'enunciazione alla Venom rivolta alla mitologia e all'impero macedone. Poi Karapanos (voce) dà un'ottima interpretazione di un canto di bellico che diviene inquietante nei passaggi di gola; in grado di far risaltare molto anche il semplice arpeggio di chitarra che ne è a sottofondo.
"Griminsmol" introduce i connotati folk a irrigare la voce di Karapanos ancora una volta dimostrativo di talento, anche con degli acuti molto belli a suggellare improvvise impennate nella metrica qui simile ai Black Majesty; per affondare poi nel gutturale. Grande prova davvero; così come il grad Piano e la voce femminile, sul tipo di Sarah Jezebel Deva. La traccia seguente è anch'essa molto bella, folk strumentale scandita da un'arpa e dall'ottimo chitarrista, che avvicina questa melodia fluviale a "Strormblast" dei Dimmu Borgir; estendendo il proprio estro anche alla successiva, dove riprende un canto femminile sospeso tra sacro e profano... talmente bello da non riuscire comunque a distogliere l'attenzione dal chitarrista.
L'ambito mitologico si sposta nei duetti successivi al Dio della natura e del tutto, Pan; e a Thor, mentre le linee vocali inneggianti si mantengono tali, più uniformi rispetto a "Griminsmol" e replicando il tentativo di forare i timpani con gli acuti sontuosi. Il disco non si fa mancare altri sprazzi melodici, questa volta di solo folk, passando poi allo stile dei Burzum con delle backing vocals femminili sacrali. In generale l'ultima parte del disco è più melodica nella musica.
Il Disco a mio giudizio è ben riuscito. Palesemente il merito spetta a Karapanos che secondo me discende da un possente vichingo, e alle chitarre, sia elettriche che acustiche. Perché tutto questo spiegamento mi sembra un po' superfluo.
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