Fortunato Randazzo, nato nel 1979, è un pittore italiano amante dei colori accesi e delle sfumature; specializzato in paesaggi, ha dipinto questa opera senza nome, la quale dà una buona idea di quello che il suo stile è.
Con veloci e piccole pennellate crea le sue vedute, ed in questo caso si cimenta in un paesaggio montano, ricoperto di neve. La scena ritrae boschetti di pini innevati, i quali si estendono fin sopra i piedi di una montagna rocciosa, che si innalza fino alle nuvole, le quali si confondono con l'azzurro cielo d'inverno.
La forza del pittore sta nella profondità delle sue tele, data da uno sfumato e numerose ombreggiature, oltre che da un allontanamento, e quindi riduzione, degli oggetti (come gli alberi, in questo caso), in modo tale da far percepire un' ampiezza del paesaggio.
La sua tavolozza non contiene tutti i colori, egli infatti si limita a quattro colori che utilizza saggiamente, mescolandoli fra loro, e cioè blu, nero, rosso e bianco; il blu, oltre ad essere il colore predominante nell' opera, viene usato anche per i pini, mischiato al nero, mentre per le pinete in lontananza lo utilizza allo stato puro. Il bianco è essenziale per la neve, ed esso offre buoni contrasti col nero, mentre il rosso è schiarito un po' per i fianchi delle montagne laddove viene illuminato dal sole.
Il risultato è un quadro abbastanza realistico, ma che non vuole esserlo del tutto: questa tela è una veduta del luogo che raffigura, senza un'eccessiva e maniacale cura dei particolari. Esteticamente interessante, non ha forse un significato profondo, e non è sicuramente un capolavoro; c'è da dire, però, che significato o no, c'è del talento, e sicuramente Fortunato continuerà su questa strada, a dipingere con passione.
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