Dobbiamo a questo bel cd della label austriaca col legno l'integrale delle opere orchestrali di un compositore poco noto, Francisco Guerrero: cinque brani in tutto, scritti tra il 1980 e il 1996, per una durata complessiva di 55 minuti.
In due di essi la sola famiglia strumentale impiegata è quella degli archi: "Ariadna" per 10 violini, 5 viole e 5 violoncelli, che nonostante l'organico limitato vive di una sua originalità nell'articolazione interna del pezzo e nelle sonorità vivaci e brillanti; "Oleada" per orchestra d'archi, una vera ondata di suono fin dal titolo, un brano tesissimo tutto costruito sulle fasce sonore degli archi che eseguono scale cromatiche ascendenti e discendenti.
Anche la parte iniziale di "Sáhara" è affidata interamente agli archi, che si accumulano gli uni sugli altri nel registro medio-acuto; gli ottoni intervengono, superata la metà del pezzo, a punteggiare qua e là il denso tessuto creato da Guerrero. E lo stesso "Antar Atman", scritto da un compositore non ancora 30enne, dimostra la capacità di creare una tavolozza sonora ricca e sempre differenziata.
In apertura di cd si trova il brano composto per ultimo in ordine cronologico, "Coma Berenices", dal nome di una costellazione: un saggio di bravura per un compositore che ha riversato nella sua musica i suoi mille interessi, dall'astronomia ai frattali. Qui la consueta articolazione in fasce degli archi è lacerata da inserti filiformi di flauti e ottavini, o da cupe sonorità degli ottoni ma è l'uso diffuso delle percussioni a dare al pezzo un colore scuro e sanguigno; una travolgente violenza acustica investe a tratti l'ascoltatore e si resta sbigottiti e ammirati.
Un compositore dalla forte personalità, Francisco Guerrero: egli sembra riassumere nella sua musica i tratti aspri e irruenti della sua terra. Nato a Linares nel 1951, scomparve nel 1997. Questo cd ci ricorda la sua figura e accresce il desiderio di una maggior circolazione della sua musica nelle sale da concerto.
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