Quando ero piccolo e non mi ero ancora fatto delle idee chiare sul filo coduttore che avrei dovuto seguire, capitava di tanto in tanto, che i miei genitori mi portassero a messa. Soprattutto mia mamma. Un po per cercare di inculcarmi un'educazione abbastanza fedele ai canoni religiosi primari, un pò perchè, vivendo in un piccolo paese, era tradizione e buon gusto, recarsi in chiesa quantomeno una volta alla settimana. La domenica. Ricordo di come piano piano saliva in me un'irrefrenabile e pesantissima voglia di dormire e nonostante i miei sforzi di trovare un qualcosa da fare o da pensare, uno stimolo che mi svegliasse per un'attimo i sensi, passavo quei quaranta minuti in uno stato di catalessi dal quale non mi sarei ripreso almeno fino alle tre, tre e mezza del pomeriggio quando uscivo poi con i miei compagni di giochi. Mi passavano di fronte immagini offuscate, i dipinti e le finestre colorate della chiesa sembravano prendere vita ed entrare in quella ormai piccola fessura che, le palpebre, lasciavano disponibile ai miei occhi. L'apice sarebbe arrivato nel momento in cui il prete avrebbe iniziato la predica. A quel punto o subito dopo, mi sembra di ricordare che le persone si inginocchiassero. E secondo me era normale anzi pensavo che certi si sarebbero addirittura sdraiati , stremati ormai da quell'esperienza. Bene.
Cari lettori io ho cercato di farvi capire abbastanza bene quello che provavo, ma se volete provarlo direttamente in prima persona, non serve che andiate a messa, compratevi questo disco di Battiato e ascoltatelo.
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