E cosi giravo un po per l'archivio di debaser, in un pomeriggio di noia. Una definizione qua, un altra la. Scrivo nella barra in alto a destra 'Franco Dani' e non esce nulla. Mi chiedo ma come, trovo certa roba imbarazzante e non c'è Franco Dani? Non pretendevo avesse un immagine, mi bastava l'animale cornuto. E vabbè, scriviamoci due righe allora.
Una meteora. Cosi possiamo definire Franco Dani, alla fine degli anni 70. Ebbe un discreto successo attraverso brani molto orecchiabili sopratutto nei riguardi di un pubblico femminile che sembrava bagnarsi quando sentiva la sua voce. Un personaggio che ha ricevuto una leggera fama grazie a diverse strade intraprese. Infatti il nostro Franco nasce come attore ('Ancora una volta...A Venezia' e 'Vento di Primavera - Innamorarsi a Monopoli'), e si butta successivamente nella canzone. Per non parlare della sua attività da interprete di fotoromanzi della Lancio. Beh insomma, sulla scia dei vari Michele Pecora e Sandro Giacobbe, Franco si da da fare, pubblicando nel 1979 il suo primo disco dopo pochi singoli sfortunati, 'E ti svegli con me'.
Il successo non arrivò subito, questo è risaputo. Un disco che offriva ottimi esempi del genere che andava di moda all' epoca, ma senza quella hit che lo avrebbe portato in cima alle classifiche. Cosa che sarebbe accaduta qualche anno dopo grazie a 'Dove Vai' ma sopratutto alla splendida 'Aspettami'. Ma questo significa poco per le orecchie. Indubbiamente a portare sulle spalle il peso del disco è la title-track, 'E ti svegli con me' per l'appunto. Un' esternazione del piacere di avere accanto la donna giusta, il tutto condito con un tono agrodolce e malinconico. Sicuramente da scoprire (A quest ora sapranno ormai/Parleranno di noi). Bella l' acustica 'Un due tre', altrettanto 'Aereoplani', racconto di un amore libero di volare come per l'appunto un aereo. Degna di nota anche la splendida 'Risvegliarsi', la mia preferita del disco, anche se puzza di plagio (La storia infinita degli Alunni del Sole) ma potrebbe essere una coincidenza. Chiude il tutto 'Favole', brano leggero e piacevole.
Troppo poco narrativo, troppo poco seducente. Troppo lontano dai canoni del genere musicale in cui comunque rientra. Colpevole, secondo il mio modesto parere, di essere stato uno dei primi simboli della transizione dalla musica melodica italiana dei 60/70 al pop scialbo, banale e vuoto di contenuti che gira per le radio dagli ultimi 20 anni. Oggi è ancora in attività, gira qua e la seguito dai suoi (vecchi) fans. Molto attivo anche su Facebook, in cui risponde di persona agli ammiratori, un po come Morandi. Credo che un ascolto dopotutto lo meriti ancora. Alla prossima.
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