Nella grande ondata di cinecomics che dal primo "X-Men" in poi si è abbattuta sui cinema mondiali, si è visto poco di memorabile. Si, per carità, vedere un Uomo ragno credibile è emozionante, "Superman" non volava da ormai troppo tempo, ma quelle poche soddisfazioni che hollywood ci ha regalato non valgono la messe di cagate che ci è toccato sorbire. Tanto per dirne due, "Ghost rider" e "Hulk" erano ingenui, Devil era appena presentabile. "La leggenda degli uomini straordinari" era inguardabile.

Detto questo, e passando all'argomento di questa rece, il film in questione, "Constantine", è da considerare un bicchiere mezzo pieno. Ha ascendenze più elevate di buona parte dei titoli sopracitati, in quanto il personaggio è inventato dal leggendario Alan Moore, ed è la serie principale del parco di testate fumettistiche "per adulti" (non in senso pornografico, ovvio) della Vertigo, una sottobranca della DC.

John Constantine è un mago. Un mago con una certa reputazione. Qui, è solo un esorcista. Che si trova, non per sua volontà, a dover impedire la distruzione del mondo da parte del figlio di Lucifero.

Il personaggio è lontano da quello che si vede sulle pagine della sua serie, intitolata "Hellblazer". Lì, John ha l'aspetto biondo di Sting, qui ha la faccia immusonita di Keanu Reeves. Non c'entra nulla, ma l'interpretazione di Reeves è ottima. Indolente e insofferente alla sua situazione.

Il film non merita recensioni particolarmente appassionate, e, comunque, ne potete trovare a iosa sulla rete. Il mio consiglio è di vederlo, per passare un paio d'ore in tranquillità. Ma dopo, vi prego, fatevi un regalo, e conoscete l'occultista di liverpool nella sua vera accezione, quella dell'immorale, bugiardo, truffatore di demoni e uomini che è nella sua versione cartacea.

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