"For Françoise Hardy
at the Seine's edge
a giant shadow of Notre Dame
seeks t' grab my foot
Sorbonne students
whirl by on thin bicycles
swirlin' life like colors of leather spin
"

Così c'è scritto nel booklet di "Another side of Bob Dylan" ed in effetti a sentire cantare la Hardy c'è veramente da rimanere affascinati anche se non si capiscono le parole. Sfumature vocali soffici, lievi malinconie sospese a mezz'aria. Piccole perplessità amorose ed esistenziali come trascinate da una sottile brezza mattutina.

Canzoni in realtà molto semplici, spesso di tre accordi appena, che "iniziano e finiscono con la stessa nota" (lo ha detto lei stessa, una lezione di modestia). Se le caliamo nella realtà della musica pop degli anni '60 in Francia, dominata da quello che chiamavano il "yè-yè", una francesizzazione di "yeah", ci rendiamo conto che hanno un sacco di personalità rispetto a cosa cantavano molte sue coetanee. E in più c'è pure una leggenda. A quanto pare ci doveva essere una collaborazione con niente poco di meno che Nick Drake. È un dato di fatto che nel 1969 Françoise si fosse interessata tramite Joe Boyd alla possibilità che Drake scrivesse delle canzoni per lei. A quanto pare la Hardy era addirittura andata a Londra per l'occasione con tanto di musicisti, ma il Nick come nel suo stile non si fece vivo. Quando lo rintracciarono nel suo appartamento replicò laconico: "I don't have any songs. For Francoise Hardy...".

In realtà c'è pure una seconda versione, probabilmente ancora meno attentibile, secondo la quale il cantautore di Tanworth-in-Arden si sarebbe presentato una volta a casa della Hardy senza riuscire ad incontrarla in quanto accolto in malo modo dalla cameriera (ho preso queste storie dal sito web: "The Nick Drake Files": http: //www. algonet. se/~iguana/DRAKE/NDdef. html#d, se volete controllate sotto la voce "Five leaves left").

Questa raccolta in 2 CD contiene brani dal 1962 al 1967 a partire dall'hit "Tous les garçons e le filles". Gran parte dei pezzi sono scritti dalla stessa Hardy. Tra le altre c'è "Je changerai d'avis", versione francese di "Se telefonando" di Morricone, con un testo in realtà piuttosto diverso. Troverete pure "La maison ou j'ai grandi", traduzione de "Il ragazzo della via Gluck". Nel link troverete una magnifica collezione di foto di moda degli anni '60 e pure una foto con quel vecchio mandrillo di Dylan.

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