L’esordio di Francesca Orefice (in arte Francy) è fatto di dodici canzoni che fotografano delle situazioni quotidiane e che indicano una speranza, data anche dalla forte componente intimista della giovane artista esordiente: un esempio per i giovani di oggi sempre più privi di valori e di punti di riferimento.

Un disco pop rock più radiofonico che farebbe invidia a moltissimi artisti usciti dai talent per qualità e quantità e d’altronde non poteva essere diversamente visto anche la produzione artistica di Renato Droghetti, una sorta di specialista delle hit radio. Ma sono sopratutto i testi ed i contenuti di questo album che colpiscono per la maturità con cui la giovane cantautrice bolognese affronta alcune tematiche sociali con la leggerezza e semplicità delle parole ma con una profondità di messaggio che potrebbe fare breccia nelle nuove generazioni. “Combatti”, “Credere”, “Davanti agli occhi” i brani migliori. Dei 7 brani in italiano sono quelli che ci hanno maggiormente colpito. Poi l’artista, un po' a sorpresa visti i buoni risultati raggiunti, cambia direzione affrontando diverse canzoni in inglese (5): mentre citiamo “Like a Lion” come una delle più riuscite aggiungiamo che preferiamo di gran lunga Francy ed il suo cantato in italiano rispetto ai tentativi di passare all'inglese. Si sa che scrivere in inglese è più facile per approccio e musicalità ma rimane una fase da prendere sempre con le molle in quanto i paragoni con l'estero sono impietosi.

Traspare con chiarezza che Francy, all'esordio, ha voluto testarsi su più fronti e sperimentare alcune situazioni: come la cover di Nek "Se non ami", brano forse migliore dell'originale.

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