Fino a cosa ed a quanto potrebbe spingersi l'essere umano per saltare eventi negativi e noiosi della vita e giungere subito a quelli positivi e festosi? E quali conseguenze deriverebbero da questi ''salti nel tempo''? Frank Coraci vuole rispondere precisamente a queste domande mandando sul grande schermo una commedia con Adam Sandler e Kate Beckinsale. Un film che apparentemente può sembrare superficiale e privo di significato ma in realtà nasconde al proprio interno delle verità come quella di vivere comunque nonostante le negatività ed i dispiaceri nei quali si può incappare,senza cercare di aggirarli. Ma si sa, la tentazione umana è in grado di oltrepassare ogni limite, anche il più grande.
Dunque Micheal Newman (Adam Sandler) verrà letteralmente attratto da un piccolo telecomando offertogli in dono da un misterioso signore di nome Morty (Cristopher Walken) che è in grado di fluttuare nel tempo per soddisfare ogni desiderio del protagonista o ancora meglio (?) per tornare a momenti precedenti per modificare qualcosa che non è andato bene. Fin qui può sembrare tutto facile per Micheal che incomincia inconsapevolmente ad abusare dell'oggetto misterioso. Ogni cosa ha però un difetto e questo telecomando azzurro per quanto possa essere utile, incomincia a saltare in automatico frammenti della vita dell'architetto. Avrà meno tempo per stare con la moglie (Kate Beckinsale) ed i figli, desiderosi di un padre più attento a loro e meno al lavoro che lo stressa. Il peggio non ha mai fine e si giunge velocemente prima al 2021 quando il padre di Micheal (Henry Winkler) muore per cause naturali e l'affranto e disperato figlio cerca di tornare indietro nel tempo per rivivere virtualmente l'ultima volta nel quale egli stesso ha incontrato suo padre. Ne rimarrà deluso, poichè oltre alla discussione tra i due, Micheal si accorge di non aver mai preso in considerazione il padre ed i suoi consigli. Coraci successivamente, saltera oltre un decennio e ci farà arrivare nel 2030:è il matrimonio del figlio di Micheal (Jake Hoffman, figlio di Dustin) e nel bel mezzo della cerimonia l'uomo ormai vinto dal potere del telecomando, è colto da un malore che lo costringerà all'ospedale.
Come un oggetto del desiderio di può trasformare in incubo e diventare nuovamente utile per dare un senso alla vita di un uomo? Tutto ciò è parte del finale del lungometraggio: Micheal si risveglierà nel negozio dove ha compiuto l'errore più grande della sua vita ma fortunatamente ignorà il telecomando-trappola e corre felice dalla famiglia, classico finale americano!
Film banale? AFFATTO NO. E' un film che va capito e che nelle giuste misure, può portarci a riflettere: è bene cercare di evitare il male ma bisogna farlo con mezzi propri e senza l'ausilio di cose che poi diverranno trappole. In conclusione, direi che nonostante sia un film del 2006 e sia una commedia, valga la pena di vederlo: divertimento assicurato per più di un'ora e mezza e anche una bella trama, 8 a Coraci ed agli attori per il lavoro.
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