Una bella spiaggia, un tramonto all'orizzonte. E "Ivy" in sottofondo.
Una vita perfetta. Vivere la vita con Frank Ocean in sottofondo, perennemente. Da uno che viene direttamente dal collettivo più schizzato del mondo non può non farti pensare a quali mirabolanti pazzie musicali ti metterà davanti: e infatti la voce pitchata all'inizio su Nikes fa presagire il delirio cosmico, ma Frank è pur sempre un cantante R'n'B con una dignità. E chi pensa che Kanye West abbia posticipato troppo il suo ultimo lavoro, Frank Ocean ci ha fatto attendere qualcosa come 4 ANNI!
Ma ne è valsa la pena. Sì, un giorno voglio sfrecciare con una dune buggy nel deserto, con Godspeed in sottofondo: il caos e la lentezza uniti assieme, per arrivare al Nirvana totale! Vorrei anch'io rivedere il mio passato mentre Nights mi rulla in testa. Passeggiare sulla spiaggia con Self Control. Ripensare ai miei sbagli con Solo. Magari rivedermi nell'introverso Frank e nei suoi testi. E ringraziare Dio per aver inserito Andrè 3000, anche se in un solo minuto di brano.
I testi, spesso molto personali e non sempre rosei di Frank conquistano subito, con un cantato assurdo. Una voce quasi sofferta, che si fa cullare dalla lentezza predominante delle strumentali e da quella chitarra elettica che ogni tanto appare per colorare il collage sonoro di Blonde, uno degli album più belli usciti nel 2016. Se Drake e Kanye West hanno gestito l'hype in modo non proprio perfetto, Frank Ocean risulta il vincitore fra i big e ci regala una perla di emozioni e dopo 4 anni si riconferma come il migliore tra i suoi colleghi R'n'B. Non me ne voglia The Weeknd e i Daft Punk, ma quest'anno ha vinto lui!
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