Un bellissimo doppio disco dal vivo di Frank Zappa con i nuovi "Mothers of Invention"; un disco a metà tra improvvisazione, cantato e parlato. Tratto per lo più dai concerti tenutisi al Roxy di Los Angeles nel dicembre '73, contiene anche brani presi da diversi altri concerti dello stesso periodo. La band che qui ritroviamo è forse la più amata dal grande pubblico e comprende, tra gli altri, i fratelli Fowler a trombone e tromba, Ruth Underwood alle percussioni più un favoloso Chester Thompson alla batteria (lo stesso di Genesis, Weather Report. . . ). Il solito stile unico, creativo e originale del vecchio Frank fa da filo conduttore a questo ricchissimo disco-concerto, che presenta oltre a numerosi pezzi inediti, anche lunghe improvvisazioni strumentali, assolo ed esilaranti scenette parlate come "Dummy up", nella quale Napoleon e Simmons inscenano un dialogo surreale difficilmente riassumibile.
Il Jazz si riaffaccia nelle composizioni zappiane dopo i dischi "Hot rats", "Waka\Jawaka" e "The Grand Wazoo", con un massiccio impiego dei fiati e lunghi brani strumentali, a volte improvvisati sul palco dai vari componenti della band. Zappa lascia molto spazio ai singoli musicisti e si esibisce più raramente che in altre occasioni in assoli di chitarra elettrica (che sono ovviamente tutti di altissima qualità) dirigendo come sempre in maniera magistrale ed efficace il suo vasto gruppo. I singoli membri della band approfittano invece proprio dell'occasione offerta dagli assoli per mettersi in luce in performance di altissima qualità tecnica ed è da ricordare che sono tutti artisti di grande abilità tecnica ed inventiva eslosiva. George Duke alle tastiere ci sorprende, tirando fuori una versione be bop del tema di un Tango, durante la quale anche alcune persone del pubblico sono chiamate a salire sul palco per partecipare direttamente al concerto. Alla voce troviamo invece Napoleon Murphy Brock, il portentoso sassofonista scovato da Zappa in un bar delle Hawaii, fantastico intrattenitore e abilissimo cantante. Zappa invece, che come tutti sappiamo bene non amava troppo cantare ma preferiva quando qualcuno lo faceva al suo posto, si limita a parlare (facendo anche domande al pubblico, che gli risponde), cantando veramente solo nei brani "Penguin in Bondage" e "More Trouble Everyday". Commenta ed introduce inoltre gran parte dei pezzi che il gruppo sta per eseguire, nel suo tipico stile ironico e tagliente; indimenticabile l'introduzione al pezzo "Cheepnis", nella quale sbeffeggia i film di mostri.
Un disco bellissimo e completo che ritengo sia adatto anche a chi si avvicina al mondo folle e bizzarro di Zappa per la prima volta; senza dubbio imperdibile per gli appassionati. Di questo concerto venne girato anche un video che purtroppo rimane tuttora inedito; più volte la famiglia Zappa ne ha annunciata la prossima uscita, ma ancora non si vede niente. .
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