Frankie Hi-Nrg Mc (al secolo Francesco Di Gesù), il "rapper colto d'Italia" dopo tanto tempo è tornato. Si perchè lui così ci ha abituati: gli servono 6 o 7 anni prima di pubblicare un altro lavoro.
E visto i risultati quest'attesa non è poi tanto snervante, anzi.
In quest'ultimo lavoro ci si rende definitivamente conto del percorso evolutivo sonoro che Francesco ha compiuto: si è passati dal primo lavoro "Verba manent" in cui le basi erano scarne, il soggetto era quasi solo la sua voce e le rime che si scagliavano contro la politica e il costume italiano, al pessimismo de "La morte dei miracoli" al risorgimento di "Ero un autarchico" a Rap©ital dove re-mixa alcuni brani, trasformando le basi in esperimenti che hanno il sapore del free-jazz rendendole più raffinate e complete, a questo "DePrimoMaggio" in cui mette il punto esclamativo della sua carriera.
Qui l'intenzione è la stessa, i testi sono sempre più acidi, gli ospiti sempre abbondanti e illustri.
Tutte le tracce sono quel misto di ironia, cinismo e sfacciataggine nell'esporre temi delicati e complessi (soprattutto di questi tempi) made-in-Frankie: vanno menzionate il singolo anticipato al festival di Sanremo "Rivoluzione" realizzato a fianco di Roy Paci ed Enrico Ruggeri, o la ben realizzata cover di "Chicco e spillo" cantata insieme allo stesso Bersani, alla immancabile Cortellesi che presta la sua voce in "Pugni in tasca" e "Precariato" alla illustre collaborazione di Ascanio Celestino nell'ironico ed irresistibile "Call-center".
Il messaggio è sempre lo stesso, ormai si ripete ad intervalli lunghissimi (e quasi regolari): Tremi l'Italia perchè è tornato Frankie.
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