Il 26 gennaio è uscito "Tonight: Franz Ferdinand", il terzo album della band Scozzese. Dodici tracce per una quarantina di minuti. Si, va beh, e allora? Allora i "Franz Ferdinand" tornano a riacquistare sinceri consensi dopo l'omonimo album d'esordio - difficile da dimenticare - e "You could have it so much better", di cui non si può dire altrettanto. In barba agli snob: a far parlare di sé stavolta non è un concept album, ma un punto di arrivo e di parziale (era ora) maturazione per gli Arciduchi.
Ogni pezzo è allo stesso tempo esperienza autonoma e parte dell'intero album: chitarre frenetiche, basso sincopato e ritmi danzerecci si accostano ad un nuovo e consapevole uso del sintetizzatore, rendendo questo disco facilmente godibile ma anche ricco di sperimentazioni e bei suoni. In apertura, con "Ulysses" e "No you girls", il gruppo sforna due pezzi a prova di hit che faranno ballare i giovani di mezza Europa nel tour del 2009 (anche gli snob). Si prosegue con "Send him Away", ennesima conferma che i Franz Ferdinand non sono più solo il gruppetto da balera, ma capaci di stupire l'ascoltatore con un saltellante pezzo folk. Dopo il notevole crescendo di "Bite hard" e la dance tribale di "Can't stop feeling", ecco "Lucid Dreams", con il delirio e la sperimentazione elettronica (giusto un po' pretenziosa) degli ultimi 3 minuti. E' infine "Katherine kiss me" - pezzo chitarra e voce in coda all'album - a confermare la maggiore consapevolezza compositiva raggiunta dal leader Alex Kapranos.
Sia ben chiaro, non è questo un album dalle grandi pretese, come non è questa la band che si chiude in studio per tirar fuori il "discone"; è proprio per questo che nella sua semplicità "Tonight: Franz Ferdinand" è un ottimo lavoro. Dischi del genere dovrebbero certamente uscire più spesso.
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