Excuse My French... con un gioco di parole basato sul suo nome French Montana da titolo al suo debutto Major (nella fattispecie la Bad Boy di P.Diddy, mentre la distribuzione è affidata alla Interscope).                                  

French pubblicò il primo disco (ma non il primo lavoro, dato che altri progetti sono stati pubblicati come lavori indipendenti) a 28 anni, in quello che, generalmente, è il periodo di massima maturazione per un rapper (non fanno testo giganti come Jay-Z, Nas, Notorious B.I.G. e Tupac), sia dal punto di vista tecnico che lirico. Ci si può aspettare quindi molto da un rapper che dovrebbe essere relativamente maturo e che ha potuto godere, nella lavorazione del disco, del budget praticamente illimitato della Bad Boy. Le aspettative sono ben riposte?

Il disco, lo dico subito, si inserisce in quel filone dell'hip hop, oggi sempre più ampio, che tende a caratterizzarsi per avere come unico argomento la più totale autocelebrazione, accompagnata da basi che pompano ma che in sostanza sono tutte uguali e da un impressionante numero di guest. In sostanza come i dischi di Tyga o Wiz Khalifa. Montana poteva solo portare avanti per bene questo lavoro, cercando di farlo emergere tra tutti i dischi appartenenti a tale filone. Purtroppo c'è riuscito solo a metà. Il rapper è sostanzialmente anonimo per tutto il disco, emerge solo nella prima traccia, "Once In a while", realizzata con la collaborazione di Max B che ha registrato il suo discorso iniziale in prigione, e in altre 2 canzoni: "Pop That (Feat. Rick Ross, Drake & Lil Wayne" e "Freaks (con Nicki Minaj)" che sono i primi 2 singoli del disco. Negli altri pezzi resta appunto abbastanza anonimo, senza raggiungere livelli nè alti nè bassi. Senza infamia e senza lode.

A risollevare il livello ci pensano i featuring. Nel disco compaiono vari personaggi molto in vista come Nicki Minaj, Rick Ross, Lil Wayne. Drake, The weeknd affiancati da veterani come Birdman, Scarface, Rakewon e il grande capo Diddy (autore in "Ballin" di una strofa di molto superiore a quelle cui ci ha abituati) . A questi si aggiungono ritornellisti come Ne-yo e Jeremih. Tutti gli ospiti offrono buone performance e spesso oscurano il padrone di casa French Montana (oscurato perfino dal mediocre Ace Hood in "Fuck what Happens Tonight). Degna di note la performance di The Weeknd in "Gifted" dove l'artista riesce a intessere delle melodie apprezzabili.

I beat sono di qualità altalenante. Si spazia da Beat estremamente poco originali ("Trap House" e "Ain't Worried About Nothin'") a Beat di grande impatto ("Fuck What Happens Tonight" e "Freaks"). Questa discontinuità è dovuta al forte alternarsi di produttori affermati e di talento come Cardiak, Rico Love o The Beat Bully e altri molto meno talentuosi come Jhalil Beats o J.Oliver.

Tra tutti i pezzi mi sento di evidenziare "Freaks" con Nicki Minaj, pezzo piacevole dove le prestazioni di Montana e della first lady della Young Money si attestano su buoni livelli, accompagnate da una grande base di Rico Love (probabilmente la migliore del disco) e "Fuck What Happens Tonight" prodotta da The Beat Bully che fornisce una buona base sulla quale si esprimono bene i vari ospiti (Mavado ,Ace Hood Snoop Dogg e Scarface), a differenza di Montana.

In definitiva il disco non brilla e si attesta comunque su un livello discreto grazie alle basi e agli ospiti. Una buona base per Montana che mostra, nella scelta dei Featuring e dei produttori(un po meno), di saper sfruttare il Budget della Bad Boy, ma che deve riuscire innanzitutto a sfruttare meglio il suo stesso talento che emerge distintamente solo in rare ed isolate occasioni.   

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