Cattivi e veramente bravi, i From First To Last escono con il loro secondo disco, "Heroine" e riescono ancora a cambiare i canoni del loro sound.

Infatti, a differenza di altre band, con questo album i From First To Last si allontanano e abbandonano melodie troppo orecchiabili e commerciali e quindi, si allontanano da quel pubblico di ragazzini adolescenti che stanno rendendo l'emo una moda (scusate ma questo dovevo proprio dirlo).

Il suono risulta piu' ragionato quasi sacrificando un pò della loro rabbia forse per colpire meglio, con più precisione e potenza. Ora passiamo alla tracklist dell'album: si parte con "Mothersound", un pezzo che non ha niente a che vedere con il loro primo album, "Dear Diary, My Teen Angst Has a Body Count" se non nel testo, in cui il cantante Sonny Moore, con la sua voce frustrata e quasi unica riesce a esprimere al meglio. La canzone si conclude con varie scariche di chitarra elettrica quasi impazzita; Parte poi "The Latest Plague" a mio avviso uno dei pezzi piu' riusciti dell'album, che con il suo inizio elettronico molto raffinato presenta quello che sarà il primo singolo dell'album. Uno dei pezzi migliori è sicuramente poi "World War Me": traccia di circa 3 minuti piena di melodie struggenti e cambi di ritmo che introducono ad un ritornello davvero stupefacente. L'ottava traccia, "The Leavy" è la canzone piu' orecchiabile del disco grazie ai suoi continui ritornelli. Mentre invece, "Goodbye Wawes" verrà molto apprezzata anche da ascoltatori piu' tranquilli con il suo arpeggio ininterroto cantato continuamente a due voci tranquillizzano l'ascoltatore almeno fino a quando non irrompe un'ondata di effetti elettronici.

Molto bella anche la decima e penultima traccia, "Waltz Moore", una canzone che racconta in un certo senso la biografia del cantante Sonny Moore e di quando è stato operato alle corde vocali. L'album si chiude poi con "Heroine", pezzo di spessore elevato, intriso di parole sofferte ed esasperate accompagnate da un ritmo ossessivo e pesante.

In conclusione, l'album rappresenta un valido esempio di un gruppo che possiede bravura, tecnica ed originalità e che sicuramente sa il fatto suo. Il lavoro infatti non è esattamente di facile ascolto, soprattutto per chi è abituato al vecchio sound del gruppo, ma è sicuramente uno dei migliori album hardcore-emo che abbia mai ascoltato.

p.s: scusate se ho fatto la rece un pò lunghetta, ma viste le critiche che mi hanno fatto per via della poca lunghezza delle altre recensioni, ho deciso di compensare con questo meraviglioso album, ascoltatelo! ;)

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