Fino a che punto può spingersi un videogioco? Può un videogioco trascendere il concetto stesso di "Videogioco", tramutandosi in qualcosa di ben più ampio e interessante anche a chi non vive il gaming con la stessa verve di altri? Lo sanno bene i ragazzi di From Software e soprattutto Hidetaka Miyazaki, i quali dopo aver dato vita ad una delle saghe più importanti ed influenti della storia del videogame, danno vita a questa immensa opera (esclusiva di Playstation 4).
Il termine "Opera" non è usato a caso perchè Bloodborne, nonostante parta con un Incipit all'apparenza semplice, si evolve in un intreccio narrativo talmente complicato e stratificato da sembrare quasi surreale, eppure guidato da un filo conduttore che rende il tutto logico e comprensibile dopo varie Run di gioco. Pienamente ispirato alle opere di Lovecraft, Bloodborne catapulta il videogiocatore in un mondo oscuro, folle, dallo stile horror-gotico, popolato da persone impazzite, belve di ogni tipo e lo spettro di questi Grandi Esseri venuti dallo spazio che ricopriranno un ruolo sempre maggiore man mano che l'avventura prosegue. Il nostro protagonista si risveglia in una clinica dopo la trasfusione di un sangue che a quanto pare ha poteri miracolosi in grado di curare ogni malattia. Poco prima di svegliarsi, ha una sorta di incubo nel quale viene definito Cacciatore, e in quanto tale dovrà combattere la piaga delle Belve che ha impestato la città di Yharnham. Come già detto prima, l'Incipit è particolarmente semplice, ma col passare delle ore di gioco si evolve in un intreccio narrativo malato e totalmente surreale,eppure allo stesso tempo incredibilmente affascinante e poetico allo stesso tempo. I temi della follia, dell'ambizione, della voglia di conoscenza e della totale assenza di scrupoli nel raggiungerla sono ampiamente esplorati dalla penna autrice di Miyazaki, che si diverte ad offrire al giocatore ore di speculazioni tramite descrizioni degli oggetti VOLUTAMENTE criptiche e poco chiare all'inizio, incentivandolo all'esplorazione e soprattutto all'osservazione della varie (E incredibilmente SPLENDIDE) ambientazioni....Una statua, uno stemma, una particolare stanza possono dare molti più spunti e indizi di quanto farebbe una descrizione di un oggetto.
Bloodborne è la quinta essenza della filosofia di Miyazaki...una filosofia che,esattamente come in Dark Souls, vede un mondo sull'orlo della Fine. Un mondo in cui la violenza e soprattutto la Follia hanno preso il sopravvento e non lasciano alcun barlume di speranza. La fine della notte della caccia pare soltanto una flebile illusione agli occhi del giocatore, il quale avrà sempre la costante sensazione di camminare in un mondo che non ha bisogno di essere salvato, in quanto già caduto in un vortice di autodistruzione totale che non potrà mai essere riportato indietro.
"Siamo nati dal sangue, resi uomini dal sangue, annientati dal sangue"
Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!
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Dr.Adder
8 nov 21gaston
8 nov 21Io ho smesso di giocare parecchi anni fa, perchè mi immedesimavo talmente tanto che arrivavo a stare male.
Per me era già troppo coinvolgente il ping pong, figuriamoci quelli di oggi.
federico"benny"
9 nov 21