Il punk è morto, il punk è risorto, il punk ha capito, il punk è cambiato, il punk fa cambiare, il punk fà paura ai grandi ora... ci sono i Fugazi, c'è "Repeater" che anima la rivolta di un'attitudine che divenne uno stile di vita, uno stile che girò le spalle al mondo e che involontariamente lo cambiò, che fa rivivere Derby Crash, Syd Vicious e tutti coloro, artisti o no, che per quell'attitudine gettarono la loro vita, coloro il cui grido di dolore non fu mai ascoltato perchè erano considerati reietti, scarti della società o nel migliore dei casi fenomeni da baraccone.
"Repeater" è una generazione che prende consapevolezza, che non vuole essere martire di nessuno, che ha imparato ad esprimersi violentemente ma con lucidità, con intelligenza, che conosce la società e sa dove colpirla, "Repeater" è il punk che diventa adulto.
Musicalmente MacKaye, Picciotto e compagni portano a termine la lezione, iniziata dai Minutemen e proseguita con il loro disco d'esordio, su come innestare la foga e l'impeto del punk in canzoni dalla struttura meno serrata, più complessa e variegata, la sezione ritmica stende tappeti sonori fantasiosi e corposi su cui i due chitarristi possono giocare incisivi e perfettamente complementari anche nelle voci, una delle più potenti di sempre quella di MacKaye, straniante e più colloquiale quella di Picciotto.
A differenza della band del fu D.Boon i nostri innestano nelle loro canzoni un chitarrismo più fitto e imponente, un'enorme carica sovversiva e un tono declamatorio di accusa, di forte critica sociale (il tema più ricorrente è la denuncia al consumismo come forma di controllo delle nostre menti) che li rende a pieno titolo i profeti e i paladini del rock alternativo anni 90.
Inutile evidenziare canzoni simbolo di un'album che è già un'emblema di per sè, di un disco che ha scrollato il rock dalle fondamenta, granitico nel sound complessivo, rivoluzionario sia musicalmente che concettualmente, fatto con l' anima e l' onestà artistica di chi crede profondamente in ciò che fà.
"Repeater" è rivolta!
Grazie Fugazi.
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