Siamo nel Settembre 2008, due anni dopo l'uscita di "Transparent Things", ai Fujiya & Miyagi si è aggiunto il batterista Lee Adams eppure questo "Lightbulbs" riprende esattamente dove si chiudeva il predecessore: l'incipit di "Knickerbocker", l'opener del disco, in tutta onestà ricorda anche troppo da vicino la piccola gemma che è "Ankle Injuries".

Insomma, il sound è inconfondibilmente quello dei Fujiya & Miyagi, anche se qualcosa a ben ascoltare è cambiato: si è persa parte della vivacità che contraddistingueva "Transparent Things", la luminosità danzereccia di pezzi come "In One Ear & Out The Other" o "Sucker Punch" qui manca totalmente e in generale il disco suona più buio, aspro e spigoloso: molto più basso e meno elettronica, per rendere l'idea in termini sonori.

L'ascolto è comunque consigliato, specialmente a chi piace il genere, perchè la qualità è sempre garantita e il talento espresso in maniera diversa ma presente come nel predecessore: deciderete poi voi quale delle due facce di questa band vi aggrada di più, se quella spensierata e primaverile di "Transparent Things" o quella malinconica e autunnale di questo "Lightbulbs".

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