Funeral Fog… come dice un noto comico: la domanda non è chi è, la domande è perché! Già, perché l’individuo che sta dietro al progetto Funeral Fog ha deciso di suonare? Non poteva dedicarsi ad altro? Credetemi, sarebbe stato decisamente meglio!

Dato che questo progetto musicale di cui scrivo è piuttosto undeground, potrei benissimo risparmiarmi di recensirlo e dedicare il mio tempo a cose ben più ultimi, ma visto e considerato che tale pseudo musicista ha deciso di pubblicare del materiale e, nonostante la natura undeground di Funeral Fog, esiste una schiera, anche abbastanza folta, di blackster che per qualche oscura ragione lo idolatra, mi è sembrato doveroso dire la mia su questo progetto musicale assolutamente insulso.

Prima di iniziare a spendere parole su quest’album c’è un altro commento che non me la sento di risparmiare: Funeral Fog è una celeberrima canzone dei Mayhem, quindi i casi sono due: o questo individuo, a livello musicale, è rimasto fermo a vent’anni fa, oppure è l’uomo dall’inventiva più scarsa di questo pianeta. Probabilmente entrambe le ipotesi sono vere, basta ascoltare pochi minuti della sua musica per rendersene conto.

In sostanza “Hidden by the Forest” è un vero e proprio plagio dei primi lavori di Burzum e Darkthrone. Scrivo di plagio non senza motivi, non mi riferisco solo ad una spiccata influenza musicale, ma ad un vero e proprio furto di riff! Chiunque conosca la storica scena norvegese anni ’90 si accorgerà immediatamente che Funeral Fog ha rubato un po’ qui un po’ lì, ha aggiungo questa o quella nota, incollato e impacchettato il tutto con una copertina orribile.

Basta, ora mi sono stufato di sprecare parole per sta roba, spero solo che qualche ammiratore di Funeral Fog o Funeral Fog stesso abbiano modo di leggere le mie parole e sentirsi ridicoli quanto basta per far contento me.

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