FUNNETS - Wanji

(Autoproduzione)

Il crossover è morto? I Red Hot Chili Peppers sono preistoria, parte di un immaginario di fine secolo scorso? Secondo i Funnets, diciamo proprio di no. Funnets infatti, sia per l’uso del basso (slappato alla maniera di Flea), che per l’uso delle chitarre (smaccatamente punk funk), che per l’uso stesso della voce (molto simile a quella di Anthony Kiedis, immancabilmente rimandano al mitico gruppo losangelino. E uno direbbe; abbiamo bisogno di un disco che “copia” i Red Hot. Non facciamo prima a risfoderare Blood Sugar Sex Magic? Discorso riduttivo. Se la si pensa così allora gli Oasis sarebbero da buttare nel cesso visto che cercavano smaccatamente di copiare i Beatles. O che dire degli osannati Verdena. Una copia di Queens of the stone age o dei Motorpsycho? Che dire? Tutto è già stato detto, suonato etc… L’importante è risuonare bene… E i Funnets fanno proprio questo. Suonano da paura. Il cantante sa il fatto suo a imbastire melodie e rap. E poi non tutto è derivativo. La band vuole reinventare un genere, attualizzandolo. A volte non ci riesce. Ma nella maggior parte dei casi ci mette del suo. Byzantine, Shaman Song e il singolo FOW ne sono la prova.

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