Ancora una volta leggiamo 192x nei dati riguardanti la produzione di un altro lavoro importante dell'espressionismo e del cinema mondiale. Del resto, il periodo era quello... Al contrario di quanto visto in Metropolis, però, in questo caso l'ambientazione è tutt'altro che futuristica (ci troviamo nell'ambientazione narrata da Bram Stoker in Dracula) e la durata è molto più contenuta. Anche gli effetti speciali, se così si possono chiamare, sono indietro anni luce (e dire che solo 5 anni dopo nascerà il sopracitato film).

Murnau ha dovuto modificare i nomi e la trama all'interno di questo suo film "liberamente ispirato" alla famosa opera stokeriana, e ciononostante è stato comunque vittima di un processo ai suoi danni la cui sentenza lo avrebbe portato a distruggere ogni pellicola contenente il suo film... eccetto una che ha clandestinamente conservato, permettendoci così di poter fruire di Nosferatu oggi. Per interpretare il personaggio del Conte Orlok (alias Dracula), Murnau si è affidato all'attore Max Schreck, talmente bravo (e sfortunato nel nome) da divenire protagonista di una leggenda su cui qualche anno fa è persino stato girato un film chiamato L'ombra del vampiro, in cui si ipotizza che il celebre regista tedesco volesse un risultato così realistico da essere finito per ingaggiare un vero vampiro come interprete principale, ossia il nostro ottimo Max Schreck ("Massimo Spavento" in tedesco, peraltro). Altri personaggi importanti del film l'agente immobiliare Hutter e sua moglie, fondamentalmente, se si escludono un paio di comparse di relativa importanza. Tutti loro sono interpretati assai bene, con una mimica magistrale che ben sopprime il "problema" del cinema muto. Le didascalie sono chiare ed essenziali al punto giusto.

Il comparto sonoro della versione da me visionata è deplorevole: si tratta di un'ora di musica pianistica pure suonata bene se vogliamo, ma totalmente scollegata e inadatta rispetto alle immagini che accompagna. Inoltre vi sono anche degli sbalzi di volume insensati e notevoli, ma sono già alla ricerca di una versione con una musica più adeguata (possibilmente quella originale) che mi permetta di poter valutare più seriamente questo punto, giacché sono convinto che un artista come Murnau non avrebbe MAI permesso che il comparto musicale di un suo film potesse essere trascurato e inadeguato a tal punto. Oltre all'interpretazione, ripeto, ottima (specialmente per quanto riguarda il Conte), vanno citate indubbiamente le ambientazioni del film: la Transylvania che viene mostrata è estremamente affascinante ed evocativa. Castelli, pianure, città: tutto è in realtà molto semplice ed essenziale, ma vi è una cortina di decadenza perfettamente tastabile dall'animo umano che comunica un senso di oppressione ed angoscia quando necessario. L'atmosfera, in generale, la definirei come una manifestazione di decadimento onirico, davvero d'impatto e che anche molto dopo la visione del film torna a galla e inizia a corrodere la mente con quel suo connotato non ben definibile ma d'effetto. Notevole anche l'idea e la realizzazione dell'Ombra di Nosferatu, che in alcune scene viaggia autonomamente per il set e accentua ulteriormente il lato surreale e allucinatorio dell'opera. Altri effetti decisamente casalinghi ma non per questo da buttare imbottiscono il film di un'ulteriore vena inquietante, che alla fine si riversa tutto sullo spettatore, che potrà anche non rimanerne gravemente colpito seduta-stante, ma che inizierà lentamente a sentire un peso sull'anima da portarsi via dopo la fruizione.

Ed è per questo che noi, da bravi masochisti, dobbiamo assolutamente guardare questo film e toccare con mano la sua onirica inquietudine.

Voto: 82/100

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